La sfida di Google: riesci a violare il chip Titan M del Pixel 4? Ti diamo 1.5 milioni

La sfida di Google: riesci a violare il chip Titan M del Pixel 4? Ti diamo 1.5 milioni
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Google lancia la sfida agli hacker, obiettivo: riuscire a trovare falle su alcune developer preview di Android e violare il chip Titan M, la parte incaricata di difendere i dati degli utenti e proteggere lo smartphone da una grande quantità di possibili attacchi malevoli. Il bottino per chi ci riesce è davvero ricco.

Il chip Titan M è progettato proprio per garantire la massima sicurezza, ma siccome di 100% sicuro non c'è nulla, ben si capisce come mai Google abbia lanciato un invito ai migliori white hat del mondo. Se c'è la falla è meglio scoprirla così, attraverso un contest ufficiale con tanto di ricompensa milionaria, piuttosto che dopo un attacco mirato con conseguente figuraccia per Google.

Se al contrario la falla non si trova, beh ottimo. Google si è fatto un sacco di pubblicità e non deve nemmeno mettere mano al portafoglio.

Il contest rientra all'interno del progetto Android Security Rewards, programma che va avanti dal 2015 e fino ad oggi ha già elargito 3.5 milioni di euro in ricompense agli hacker white hat. Quelli che individuano vulnerabilità collaborando con le aziende, e non con lo scopo di commettere crimini.

Il Titan M è stato introdotto con il Pixel 3 del 2018, ed è una delle caratteristiche più importanti dei Pixel 4 si tratta di un chip progettato per isolare i dati sensibili dal resto dell'hardware, in modo da blindarli da alcune tipologie di attacchi malevoli. Trai dati protetti troviamo le credenziali per i login, le chiavi di decrittazione del disco, i dati delle app e alcuni file necessari per l'integrità del sistema operativo.