Sheryl Sandberg: "senza pubblicità ed i dati degli utenti, Facebook sarebbe a pagamento"

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Mentre il caso Datagate continua a far discutere gli analisti, arrivano alri commenti da parte della compagnia di Menlo Park. Questa volta a parlare ci ha pensato Sheryl Sandberg, la Chief Operating Officer della società.

L'importante dirigente ha affermato senza mezzi termini che i dati degli utenti sono la linfa vitale di Facebook e, nel caso in cui la compagnia dovesse decidere di rinunciare a tutta la pubblicità basata sul targeting, gli utenti sarebbero costretti a pagare per utilizzare la piattaforma di social networking.

Dichiarazioni che arrivano nel corso di un'intervista tenuta con NBC News, in cui la Sandberg ha nuovamente riconosciuto che la società ha gestito male la violazione che ha consentito a Cambridge Analytica di ottenere i dati di milioni di utenti per la campagna presidenziale tenuta da Donald Trump nel 2016.

L'intervista completa andrà in onda solo nella serata di oggi, ma la notizia ha rapidamente fatto il giro del mondo, al punto che Facebook è stata costretta a chiarire che non ha alcune intenzione di offrire un servizio di abbonamento a pagamento per utilizzare il servizio, e che le affermazioni di Sandberg erano puramente ipotetiche.

"Abbiamo pensato che i dati fossero stati cancellati, e la gente fa bene ad essere arrabbiata, perchè avremmo dovuto controllare" è uno dei passaggi chiave della chiacchierata.

La COO ha anche illustrato alcuni passi compiuti da Facebook per consentire agli utenti di rinunciare alla condivisione dei dati da alcune applicazioni o inserzionisti specifici. La Sandberg ha anche precisato che Facebook non vende o cede le informazioni degli utenti, anche se "il nostro servizio dipende dai vostri dati", altrimenti "sarebbe a pagamento".