Una simulazione mostra l'efficienza di un reattore a fusione nucleare

Una simulazione mostra l'efficienza di un reattore a fusione nucleare
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Uno dei modi migliori per produrre energia pulita senza l'utilizzo di combustibili fossili è, senza alcun dubbio, la fusione nucleare, lo stesso processo che si verifica nelle stelle. Gli scienziati stanno lavorando da anni a questa tecnologia e, recentemente, sono stati fatti dei passi avanti davvero significativi.

Basti pensare che è finalmente iniziata la costruzione del più grande reattore a fusione nucleare del mondo: ITER, un progetto nato da una collaborazione tra 35 stati che come obiettivo quello di verificare l'efficacia della fusione nucleare come fonte d'energia. Recentemente, sempre da questo punto di vista, una nuova simulazione ha mostrato un risultato sorprendente... almeno in teoria.

Un team di scienziati del Lawrence Livermore National Laboratories e della società privata General Atomics ha dimostrato come un minuscolo reattore tokamak possa aprire la strada verso un'energia produttiva e sostenibile. Sottolineiamo che si è trattata di una semplice simulazione, ma che ha dato dei risultati che fanno ben sperare.

Nel dettaglio, gli esperti sono riusciti a simulare un reattore a fusione stabile e abbastanza potente da emettere effettivamente più energia di quanta ne riceva, producendo il 67% dell'energia. L'intero dispositivo sarebbe largo solo 8 metri e potrebbe generare 200 megawatt di elettricità; abbastanza elettricità per alimentare circa 40.000 case.

Facendo i conti con la realtà, un reattore del genere è lontano un decennio di distanza dalla sua realizzazione, secondo quanto riporta la rivista Nuclear Fusion. Tuttavia, questi primi documenti "teorici" saranno molto utili in futuro, per realizzare effettivamente strumenti del genere.