Il primo smartphone arrotolabile di sempre arriverà nel 2023, sarà prodotto in Cina

Il primo smartphone arrotolabile di sempre arriverà nel 2023, sarà prodotto in Cina
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Solo pochi giorni fa, vi abbiamo tracciato una panoramica del mercato degli smartphone foldable che analizzava le tendenze degli ultimi mesi. Oggi, però, un'indiscrezione sembra rimescolare le carte in tavola: secondo un report, infatti, nel 2023 arriverà il primo telefono arrotolabile di sempre sul mercato.

La notizia è stata data da un'analisi di Display Supply Chain Consultants, o DSCC, che spiega che a lanciare il device sarà un OEM cinese ancora sconosciuto: la notizia fa abbastanza scalpore, anche perché al momento è Samsung a dominare il mercato dei pieghevoli. Se il report fosse corretto, l'azienda coreano rimarrà il prossimo anno sui classici form factor a portafoglio e a conchiglia, anche se sappiamo che Samsung è già al lavoro su N4, un misterioso smartphone "scorrevole" che potrebbe essere lanciato nel 2024.

Tra gli OEM su cui possiamo puntare per il dispositivo arrotolabile figurano Xiaomi, OPPO, vivo e Huawei, tutte dotate di un settore foldable già piuttosto consolidato: OPPO lancerà Find N Fold e N Flip entro fine 2022, per esempio, mentre Xiaomi ha appena lanciato Mi Mix 2 in Cina e Huawei si appresta a slegarsi dalle sanzioni imposte dagli Stati Uniti tre anni fa.

Il problema principale degli OEM cinesi è che spesso e volentieri i loro smartphone restano confinati alla sola Cina: ciò è ancora più vero nel caso del settore dei pieghevoli, nel quale Samsung domina incontrastata in quasi tutti i mercati globali, mentre i produttori cinesi faticano ancora ad imporsi. Insomma, la possibilità che il primo smartphone arrotolabile arrivi nel 2023 ma non esca dalla Cina sembrano essere piuttosto concrete.

Lo stesso report, poi, spiega anche che il 2023 sarà l'anno dei laptop pieghevoli: secondo DSCC, saranno almeno sette i portatili foldable che verranno messi in vendita il prossimo anno, anche se si tratterà perlopiù di device volti a "tastare il terreno" nel settore, per capire se dispositivi del genere possono interessare al grande pubblico.