Smartphone Huawei: ecco perché non dovreste provare a installare i servizi Google
Il ban inflitto a Huawei dagli Stati Uniti d'America sta continuando a trascinarsi svariate problematiche. Tra quelle che stanno creando più grattacapi all'azienda cinese, c'è sicuramente l'impossibilità di utilizzare i servizi Google sui suoi nuovi smartphone.
Gli smartphone Huawei senza servizi Google
Per farvi un esempio concreto, sono già arrivati sul nostro mercato due dispositivi senza Play Store e servizi affini: Mate 30 Pro e P40 Lite. Vi abbiamo già fatto sapere le nostre opinioni in un approfondimento sul primo dispositivo e presto arriveranno anche ulteriori dettagli sul secondo. La strada ormai è segnata: Huawei sta cercando di "potenziare" il più possibile i suoi HMS e lo store proprietario AppGallery, in modo da garantire agli utenti una buona esperienza anche senza utilizzare le note app di Google.
Tuttavia, è innegabile il fatto che queste ultime rappresentino ancora un elemento importante per molti utenti. Non è quindi un caso che stiano circolando online dei metodi per provare ad "aggirare" le restrizioni e installare i servizi Google sugli smartphone Huawei coinvolti. C'è chi ha trovato delle procedure funzionanti: ma c'è un problema.
Perché utilizzare metodi alternativi non è sicuro
Ebbene, spesso queste guide consigliano dei software molto difficili da controllare a livello di sicurezza. Solitamente ci si basa su APK esterni o su applicazioni che non dichiarano in alcun modo da dove prelevano gli installer, richiedendo, tra l'altro, diverse autorizzazioni quantomeno dubbie.
Ne abbiamo viste di tutti i colori: c'è addirittura chi consiglia di sfruttare un'app pensata per scopi "controversi" e utilizzarne una funzionalità che va a installare automaticamente il Play Store su dispositivi non certificati con pochi tap. Questo prelevando direttamente dal sito degli sviluppatori un APK che non è mai passato per nessun controllo di sicurezza.
Insomma, comprendiamo la voglia di utilizzare i servizi Google, ma non ci sentiamo di consigliare software di questo tipo. Considerate che è necessario inserire le credenziali del proprio account Google per utilizzare il Play Store, quindi state dando in mano dei dati sensibili a organizzazioni che nessuno ha controllato e che stanno essenzialmente cercando di aggirare quanto stabilito dagli USA. Chi ci assicura che non veniamo reindirizzati su server non sicuri?
La posizione di Google
Inoltre, si va contro a quanto voluto da Google. Infatti, la stessa azienda californiana scrive nero su bianco sul suo sito ufficiale: "Per proteggere la privacy degli utenti, la loro sicurezza e salvaguardare l'esperienza complessiva, Google Play Store, Google Play Protect e le app principali di Google (incluse Gmail, YouTube, Maps e altri) sono disponibili solo su dispositivi certificati Play Protect. Questi ultimi sono sottoposti a una rigorosa revisione in termini di sicurezza e test di compatibilità [...]
A causa delle restrizioni [..], i nuovi modelli di Huawei, resi disponibili al pubblico dopo il 16 maggio 2019, non sono stati in grado di passare per questo processo di sicurezza e non avranno Play Protect preinstallato. Di conseguenza, sono considerati 'non certificati' e non saranno in grado di utilizzare le app e i servizi di Google.
[...] Il sideload delle app di Google comporta anche un alto rischio di installazione di software che potrebbe essere stato alterato o manomesso in modi che possono compromettere la sicurezza degli utenti". Insomma, la società californiana è stata molto chiara in merito: in assenza di certificazione Play Protect, non è possibile installare i servizi Google in modo sicuro e affidabile. Nel caso non vi bastasse, sappiate che i primi metodi di questo tipo sono stati ovviamente bloccati.
Ne vale ancora la pena?
In definitiva: vale la pena rischiare la sicurezza del proprio account e la propria privacy per poter utilizzare Play Store e servizi simili su uno smartphone non abilitato? A nostro modo di vedere, no. Per questo motivo, vi consigliamo di stare alla larga da chiunque vi inviti a sfruttare metodi del genere. Se avete bisogno di applicazioni per il vostro smartphone Huawei senza servizi Google, potete utilizzare AppGallery oppure soluzioni come TrovApp, consigliate dalla stessa azienda cinese in comunicati stampa come questo. La sicurezza informatica non è un gioco.
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