Il lato "buono" dei social media: sfruttarli durante le calamità

Il lato 'buono' dei social media: sfruttarli durante le calamità
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Comunicare durante i disastri è difficoltoso, e lo è ancor di più cercare informazioni a riguardo utilizzando un ambiente interattivo come i social media, in cui la disinformazione può diffondersi velocemente creando ancor più allarmismo di quanto la situazione necessiti.

I ricercatori dell'Università della Georgia hanno quindi sviluppato uno strumento social per coadiuvare i responsabili della gestione alle emergenze locali nel diffondere celermente le informazioni cruciali ai membri delle comunità colpite durante un disastro.

Il team dell'Institute for Disaster Management, presso il College of Public Health dell'UGA, guidato dalla dott.ssa Dionne Mitcham, ha sviluppato un sistema di comunicazione che le amministrazioni locali potrebbero adottare per supportare e gestire le comunicazioni in caso di crisi.

La struttura proposta è un progetto centralizzato che distribuisce gli avvisi accreditati attraverso una singola figura preposta: il PIO, un individuo responsabile della comunicazione con il pubblico, i media ed il coordinamento con altre agenzie, se necessario, con le informazioni ufficiali relative alla crisi in atto.

Il sistema avrebbe come obbiettivo quello di aiutare le agenzie locali di gestione delle emergenze che non hanno accesso a quelle risorse che invece le organizzazioni statali hanno ormai da tempo, come comunicatori del rischio, gestori dei social media e PIO a tempo pieno.

Nel documento, pubblicato sull'International Journal of Environmental Research and Public Health, la dott.ssa Mitcham ha affermato: "Sfruttiamo in modo univoco le strette relazioni delle agenzie di gestione delle emergenze locali con le parti interessate per aiutare ad amplificare la distribuzione di messaggi relativi ai disastri tramite i social media".

L'integrazione dei social media nel piano di comunicazione del dipartimento di gestione delle emergenze locale consente ai gestori delle emergenze e ai PIO di impegnarsi direttamente in una rapida condivisione delle informazioni con il pubblico, raggiungendoli direttamente e velocemente sui dispositivi mobili.

"Collaborando con diverse organizzazioni comunitarie, la struttura dell'hub aiuta i governi locali a comprendere e soddisfare le reali esigenze dell'intera comunità in tempo reale. Queste partnership, prima di un disastro, garantirebbero a tutti i membri della comunità una ricezione rapida ed efficace delle informazioni più urgenti".

I social media sono ormai una parte fondamentale delle nostre vite, e sono sempre argomento di discussione, come il nuovo social network di Trump che ha già mille problemi prima ancora di vedere la luce, o come BeReal il nuovo social dove siamo tutti più veri.

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