Il Sole potrebbe aver ripulito fino al 17% del petrolio fuoriuscito da un disastro

Il Sole potrebbe aver ripulito fino al 17% del petrolio fuoriuscito da un disastro
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Uno dei peggiori disastri ambientali della storia è stata senza dubbio la fuoriuscita di petrolio della Deepwater Horizon, avvenuta nel 2010 nel Golfo del Messico ed è ricordata come la più grande di tutti i tempi. La metà del petrolio è rimasta intrappolata in profondità, mentre l'altra metà è risalita in superficie.

Tuttavia, le stime di un nuovo studio pubblicato sulla rivista Science Advances hanno mostrato che parte dell'olio di superficie previsto era scomparso prima che potesse essere pulito. I meriti di questa pulizia straordinaria? Molto probabilmente vanno al Sole, che avrebbe potuto eliminare dal 3% fino al 17% del petrolio galleggiante del Golfo del Messico.

"Dov'è finito tutto questo petrolio? Nonostante oltre un decennio di ricerca, rimangono domande sul destino ambientale del petrolio fuoriuscito", affermano a IFL Science Danielle Haas Freeman e Collin Ward del Woods Hole Oceanographic Institution. "Potrebbe essere merito della biodegradazione, dove i microbi mangiano il petrolio, l'evaporazione, dove il petrolio si trasforma in gas e va nell'aria, e lo spiaggiamento, dove il petrolio finisce sulle coste".

Recentemente infatti è stato analizzato un fenomeno noto come "foto-dissoluzione", in cui il petrolio assorbe la luce solare e si trasforma in composti che si dissolvono nell'acqua di mare. Testando diverse lunghezze d'onda della luce e diverse quantità di luce solare ricevuta, gli esperti hanno scoperto che la luce UV e basse dosi sono i modi più efficienti per eliminare il petrolio.

Una scoperta sicuramente importante, che potrebbe aiutare gli scienziati a pianificare in futuro degli interventi per la fuoriuscita di queste sostanze, capace di mutare pericolosamente gli animali con cui entrano in contatto.