Questa sostanza creata da un verme potrebbe diventare una fonte di luce sostenibile

Questa sostanza creata da un verme potrebbe diventare una fonte di luce sostenibile
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In futuro le semplici "lampadine" potrebbero essere sostituite da sostanze bioluminescenti, come ad esempio delle piante o grazie ad una sostanza viscosa prodotta dal verme pergamena, che si illumina quando viene sollecitata. Un ottimo modo per fornire una fonte di luce sostenibile per le tecnologie prossime.

Alcune bioluminescenze si verificano in brevi raffiche, come diversi tipi di plancton che creano degli spettacoli incredibilmente luminosi quando vengono disturbati di notte, mentre altri sono più lenti come quello visto in batteri e funghi. Per il verme pergamena, invece, la bioluminescenza prodotta nel muco che secerne ha un effetto di combustione lenta, emanando un bagliore blu prolungato.

"La luce, o bioluminescenza, prodotta da questo verme appare come un bagliore di lunga durata", afferma Evelien De Meulenaere, ricercatrice presso lo Scripps Institution of Oceanography, in una dichiarazione. "La comprensione dei meccanismi di questo processo di bioluminescenza potrebbe informare la progettazione di un bastoncino luminoso che funziona per diversi giorni o, con ulteriore ottimizzazione, illuminazione del giardino e delle strade rispettosa dell'ambiente".

La bioluminescenza non è alimentata dalle vie metaboliche del verme. L'analisi della sostanza che rilascia ha rivelato che contiene una proteina di immagazzinamento del ferro, chiamata ferritina; aggiungendo questa proteina, aumenta la luminosità della melma. "Una fonte di luce basata su questo meccanismo potrebbe essere attivata a distanza", continua De Meulenaere. "Una volta compreso esattamente come avviene la produzione di luce nel sistema naturale, tali informazioni potrebbero essere potenzialmente utilizzate per sviluppare una luce di lunga durata che sia anche biodegradabile e ricaricabile".

Oltre a fungere da fonte di luce autoalimentata, si spera che la melma del verme possa svolgere un ruolo diagnostico a causa della sua sensibilità al ferro. Reagendo alla presenza o alla mancanza di ferro, la sostanza viscosa potrebbe indicare carenze o tossicità del ferro.