Space Launch System, il "mega razzo" della NASA è pronto: ecco perché è così incredibile

Space Launch System, il 'mega razzo' della NASA è pronto: ecco perché è così incredibile
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Si chiama ufficialmente Space Launch System (SLS), ma tutti chiamano il nuovo arrivato della NASA semplicemente "mega razzo". Quest'ultimo è arrivato giovedì 17 marzo sulla piattaforma di lancio del Kennedy Space Center a Cape Canaveral, in Florida, per i test pre-lancio della missione Artemis 1.

L'SLS avrà il compito di portare l'umanità un'altra volta sulla Luna. In questa configurazione, il razzo lunare sarà sormontato dal veicolo dell'equipaggio Orion. Con un'altezza di ben 98 metri - più alto della Statua della Libertà e poco più basso della Grande Piramide di Giza - e con un peso 2,6 milioni di chilogrammi, il mega razzo offrirà ben 4 milioni di kg di spinta e porterà 27.000 kg di carico sul nostro satellite.

Questo è solo l'inizio, perché le versioni future di SLS saranno ancora più potenti. La configurazione Block 2, ad esempio, avrà uno stadio superiore aggiuntivo per fornire più spinta e un'area più ampia per i carichi utili: sarà alta 111 metri e potrà lanciare più di 46.000 kg verso la superficie del nostro satellite (attualmente SLS si trova nella configurazione Block 1).

A creare la spinta necessaria per raggiungere la velocità di fuga della Terra, saranno i motori a razzo RS-25, alimentati da 3,3 milioni di litri di idrogeno liquido superraffreddato e ossigeno liquido, quattro dei quali si trovano nella parte inferiore dello stadio principale dell'SLS. Gli RS-25 saranno accompagnati da due propulsori a razzo solidi attaccati al lato del booster principale.

Nella sua configurazione Block 1, i motori del mega razzo della NASA creeranno una potenza equivalente a 160.000 motori Corvette. Nella configurazione Block 2, invece, si avrà un 20% in più di spinta, una potenza equivalente a 208.000 motori Corvette. L'obiettivo dell'agenzia spaziale americana è far atterrare "la prima donna e la prima persona di colore sulla luna".

Sarà la missione Artemis 3 a farlo, non prima del 2025. Tuttavia, dopo questo importantissimo passo, l'umanità si stabilirà permanentemente intorno al nostro satellite per poi, in futuro, raggiungere Marte.