Gli Spagnoli avevano bisogno di fabbri indigeni per i loro rifornimenti di bronzo

Gli Spagnoli avevano bisogno di fabbri indigeni per i loro rifornimenti di bronzo
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Secondo un recente studio sembra che gli Spagnoli, durante la loro conquista dell’America centrale, abbiano fatto grande uso dei forgiatori e dei fabbri indigeni per le loro necessità.

L’invasione dell’America Centrale, avvenuta da parte degli Spagnoli nel sedicesimo secolo, è stata lunga ed ha comportato innumerevoli vittime. Tuttavia, sembra che, durante le varie campagne di guerra che si sono succedute in quelle zone, gli Spagnoli abbiano usato dei fabbri e personale capace di fondere il bronzo utilizzando delle maestranze esperte indigene. La lontananza da casa, il continuo bisogno di rifornimenti, soprattutto in bronzo per le loro artiglierie, ha reso necessario, da parte degli Spagnoli, l’utilizzo di manodopera esperta, andandola a cercare proprio tra le civiltà che stavano conquistando.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Latin America Antiquity e gli esperti che hanno partecipato alla ricerca hanno raccolto le testimonianze scritte negli archivi storici di Portogallo e Spagna ed hanno formulato la loro ipotesi anche grazie a dei ritrovamenti archeologici. Da questi documenti si evince, racconta il team di ricerca, che gli Spagnoli giunti in America avevano in qualche modo perso le conoscenze necessarie per fondere il bronzo e hanno trovato dei validi aiuti proprio nelle popolazioni indigene. D'altronde, la necessità di pezzi di ricambio per le loro artiglieri in bronzo rendeva importantissimo l’impiego di questa manodopera e la conoscenza che essi portavano con sé.

In questo modo si formavano dei patti, dei trattati se vogliamo, delle specie di alleanze o negoziazioni tra gli Spagnoli e le popolazioni che riuscivano a rifornire l’esercito invasore non solo di addetti specializzati, ma anche di minatori e di materiale grezzo. A prova di questa ipotesi, anche la scoperta di fornaci costruite mischiando le conoscenze dei due popoli. Ci dicono gli esperti che hanno redatto lo studio di come dovevano sentirsi quei lavoratori a maneggiare metalli usati per le loro cerimonie sacre per un esercito invasore che avrebbe usato le loro conoscenze contro il loro stesso popolo.