Le specie animali possono estinguersi due volte? Dipende dall'oblio della memoria umana
INFORMAZIONI SCHEDA
Per estinzione si intende quel processo, naturale o indotto, a causa del quale si verifica la scomparsa di una o più specie. Data l’irreversibilità del fenomeno la fine appare unica e definitiva, coincidente con la morte dell’ultimo esemplare. Secondo una recente ricerca, però, le specie animali possono estinguersi anche una seconda volta.
Dobbiamo innanzitutto suddividere il fenomeno in due tipologie di estinzione. La prima, prettamente biologica, è quella più conosciuta e si manifesta quando una o più specie non sopravvive ai mutamenti e alle pressioni dell’ambiente circostante.
L’altra forma di estinzione, invece, è più sottile e si manifesta nei meandri dei nostri cervelli, nella materia grigia del pensiero collettivo. La seconda ondata estintiva che può investire una specie è quella relativa alla memoria collettiva umana.
Questa tipologia di estinzione viene definita estinzione sociale e prevede una forma di oblio di informazioni e ricordi relativi ad una specie. Lo studio odierno ha preso in considerazione questa dinamica estintiva per approfondirne gli aspetti deleteri.
Le estinzioni sociali rappresentano una notevole problematica, in quanto mutano e stravolgono il modo in cui la collettività e la società percepisce l’ecosistema e i biomi che ci circondano, influendo negativamente sugli sforzi compiuti per attuare iniziative di salvaguardia del patrimonio ecologico. Gli scienziati del team di ricerca avvertono che quante più specie scompariranno dalla memoria umana, tanto più la nostra consapevolezza sulla salvaguardia delle altre miriadi che popolano il nostro pianeta rischierà di scemare.
La "desensibilizzazione ecologica" a cui stiamo assistendo negli ultimi anni viene descritta dalle parole di Josh Firth, ricercatore biologico dell'Università di Oxford nel Regno Unito "Le estinzioni sociali possono influenzare gli sforzi di conservazione volti a proteggere la biodiversità perché possono diminuire le nostre aspettative sull'ambiente e la nostra percezione del suo stato naturale, su ciò che è lo standard o il relativamente sano".
Analizzando svariati record su studi precedenti, i ricercatori hanno distillato diversi fattori ricorrenti che contribuiscono all’instaurarsi del fenomeno. Alcuni di questi sono l’importanza simbolico-culturale della specie, il periodo di tempo dalla sua estinzione e il grado di relazione intercorsa con gli esseri umani.
Di solito l’estinzione sociale si verifica dopo quella biologica, ma non è sempre così. Capita, infatti, che possano avvenire simultaneamente, in base a quanto la specie sia nota all’opinione pubblica. Non dimentichiamo, inoltre, casi ambigui che hanno indotto gli esperti a proclamare erroneamente un gruppo animale scomparso, come ci dimostra la specie estinta ritrovata nella foresta pluviale.
Molte delle specie animali che popolano il nostro pianeta vivono lontane dai centri abitati e svariate di queste hanno dimensioni microscopiche e proprio per questi motivi non sono conosciute dalla collettività. Per altre, magari dotate di caratteristiche bizzarre o appariscenti, il discorso è opposto. L’estinzione di queste ultime tende a divenire un caso sociale molto sentito, che può aumentare addirittura la popolarità del gruppo animale stesso.
Uri Roll, biologo dell'Università Ben-Gurion del Negev in Israele, ha dichiarato "Le specie possono anche rimanere conosciute collettivamente dopo che si sono estinte, o addirittura diventare più popolari" e continuando "Tuttavia, la nostra consapevolezza e memoria di tali specie si trasforma gradualmente e spesso diventa imprecisa, stilizzata o semplificata e dissociata dalla specie reale".
Le evidenze dello studio mostrano una correlazione tra l’estinzione sociale e la diminuzione di consapevolezza verso la salvaguardia della biodiversità. Il fenomeno viene aggravato dall’oblio collettivo, che porta a distorcere e dimenticare le incredibili creature che hanno vissuto sul nostro pianeta. Una di queste è il koala che ormai è una specie a rischio di estinzione.
Secondo gli scienziati è fondamentale conservare la memoria dei gruppi animali estinti per essere consapevoli di ciò che è stato perso ed imparare a custodire meglio l’infinita bellezza del magnifico pianeta che abitiamo.
FONTE: Sciencealert
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