Spotify lancia ufficialmente Greenroom, la nuova app rivale di Clubhouse

Spotify lancia ufficialmente Greenroom, la nuova app rivale di Clubhouse
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Se a inizio giugno Spotify ha lanciato le playlist “Only You” e “Blend”, ora il colosso dello streaming musicale ha deciso di rendere disponibile a tutti la sua nuova app audio live Greenroom, pensata per confrontare direttamente Clubhouse e disponibile da oggi su iOS e Android anche se senza annunci sul suo blog ufficiale.

Questo tentativo dell’azienda svedese di creare una piattaforma social audio arriva un po’ in ritardo, considerando che il trend di Clubhouse è praticamente giunto al suo termine da qualche settimana. L’app di Greenroom è stata creata da Betty Labs, società acquisita diversi mesi fa che aveva lavorato su Locker Room, applicazione simile a Clubhouse ma focalizzata esclusivamente sui contenuti sportivi. Ora, però, la nuova proposta del team di sviluppatori permette di discutere riguardo soprattutto musica ma anche sport e altro ancora, aprendo le porte a maggiori interazioni anche a partire dai podcast presenti nello stesso Spotify.

Greenroom, come si può dedurre dal nome, avrà un design dalle colorazioni verde e nero, assieme a un logo e a un font che ricordano chiaramente la famosa app di streaming. Lato funzionalità, invece, includerà la registrazione nativa per trasferire le conversazioni direttamente come podcast su Spotify; per effettuare il login, infatti, è possibile usare le credenziali di Spotify.

Non manca anche una novità importante dedicata ai content creator, i quali potranno godere di un fondo stanziato direttamente dalla società: sebbene i dettagli non siano molti, dovrebbe garantire pagamenti a seconda della popolarità delle “room” e in base al coinvolgimento della community. In futuro, invece, non mancheranno accordi veri e propri tra creator e la piattaforma.

Sarà certamente interessante capire se Spotify riuscirà a rendere Classroom più famosa di Clubhouse, ma considerato il grande numero di alternative disponibili sul mercato (tra cui le “Chat Vocali 2.0” di Telegram) l’utenza ora si dividerà sempre di più e tutto dipenderà dall’esperienza d’uso che verrà garantita nei prossimi mesi.