Spunta il ransomware che chiede di giocare a PUBG prima di sbloccare i file

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L'ultimo sviluppo nel settore dei ransomware è uno scherzo che vuole costringere gli utenti a giocare un pò a PlayerUnknown's Battlegrounds (PUBG). Fondamentalmente, però, il modus operandi è lo stesso dei ransomware classici, che bloccano alcuni o tutti i file dei PC chiedendo il pagamento di un riscatto.

Tuttavia, a differenza degli altri, che di solito chiedono il pagamento di un riscatto in denaro o in Bitcoin, questo chiede agli utenti di giocare un po al gioco in questione.

Va da se che il malware è già stato battezzato PUBG Ransomware, ma crittografa i file del computer infetto e chiede agli utenti di giocare a PlayerUnknown's Battlegrounds per un'ora prima di sbloccarli. Per i meno esperti, però, potranno comunque accedere ad altri metodi per riottenere i propri dati.

"I tuoi file sono stati bloccati dal PUBG Ransomware! Ma non preoccuparti! Non è difficile da sbloccare. Non vogliamo soldi! Gioca a PUBG per un'ora" si legge nel messaggio che viene lasciato sui computer infetti.

Il bizzarro ransomware è stato individuato per la prima volta da MalwareHunterTeam, e non procede alla restituzione fin quando non rileva il processo "TsIGame", che viene avviato proprio da PUBG.

Bleeping Computer però riferisce che basta eseguirlo per tre secondi, e non per un'ora, ed il ransomware procederà alla decodifica dei file.

Spunta il ransomware che chiede di giocare a PUBG prima di sbloccare i file