Lo squalo balena come un albero: ha anelli di accrescimento che ci svelano la sua età
INFORMAZIONI SCHEDA
Attraverso un ingegnoso metodo che va a contare, come gli alberi, i cerchi nelle vertebre, è ora possibile scoprire l’età del possente e famosissimo squalo balena.
Lo squalo balena (Rhincodon typus) è un gigantesco nuotatore dei mari ed è anche il più grosso squalo che si conosca. Le sue dimensioni sono ragguardevoli e, infatti, esso può raggiungere e superare facilmente i 10 metri di lunghezza. Tuttavia, nonostante le sue dimensioni ragguardevoli che incutono paura, questo animale è mite nei confronti dell’uomo e si nutre quasi esclusivamente di plancton. Purtroppo, però, questo animale è in pericolo di estinzione ed è stato inserito nella lista rossa dall’IUCN (International Union for Conservation of Nature).
Per preservare al meglio questa specie è fondamentale conoscerla, sapere quali sono le sue abitudini e la sua biologia, sapere anche la lunghezza della sua vita e quindi l’età in cui un esemplare è morto. Tuttavia, conoscere la sua età non è facile quanto può sembrare. Questi animali non possiedono, infatti, una piccola pietrolina di nome otolita, che serve, per esempio ai pesci, a capire la loro posizione nello spazio. Gli otoliti aumentano di dimensione con l’età e, visto che mancano negli squali balena, non è possibile datarli. Si sono così studiate le vertebre di questi squali e si è notato che le ossa posseggono dei cerchi di accrescimento, molto simili a quelli degli alberi, che si aggiungono con l’aumento dell’età. Tuttavia, non è ancora chiaro se i cerchi si formano dopo uno o dopo due anni, se sono cioè annuali o bisannuali.
Un team di scienziati, però, ha fatto una interessante scoperta, pubblicata su Marine Scienze, dove spiega un metodo per comprendere se i cerchi all'interno delle vertebre si depositano dopo uno o dopo due anni. Durante la guerra fredda, i test nucleari hanno aumentato, nei mari, la concentrazione di Carbonio 14. Partendo da questo presupposto, gli scienziati hanno analizzato la quantità di Carbonio 14 presente all'interno delle ossa delle vertebre di squali baleni morti da tantissimo tempo.
Questi dati sono stati confrontati con due concentrazioni di riferimento del Carbonio 14 presente all'interno di coralli e sulla superficie del mare. Si è così capito che i cerchi si accrescono dopo ogni anno e non ogni due e che uno dei due esemplari antichi, scelti per il raffronto, è morto alla veneranda età di 50 anni.
FONTE: IFL Science
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