Stangata per le criptovalute: dopo Facebook, arriva il ban di Google per le pubblicità

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Google bannerà presto tutti gli annunci delle criptovalute, inclusi quelli legati ai Bitcoin e alle ICO. La motivazione è da ricercarsi nel fatto che la società californiana vuole "affrontare le minacce emergenti". Vediamo meglio assieme il tutto.

Il ban delle pubblicità entrerà in vigore da giugno come parte di una "revisione" relativa ai prodotti finanziari non regolamentati. Il direttore delle pubblicità sostenibili di Google, Scott Spencer, ha dichiarato in un blog: "Abbiamo aggiornato diverse politiche per trattare al meglio gli annunci relativi a prodotti finanziari non regolamentati o speculativi come CFD e criptovalute".

Google ha affermato che il ban includerà tutto ciò che è legato anche solo lontanamente alle criptovalute. La mossa della società californiana avviene dopo quella simile effettuata qualche tempo fa dalla rivale Facebook, che vietato sul suo social network tutte le pubblicità di criptovalute e ICO dopo aver scoperto che molte di esse venivano usate per truffare i potenziali investitori.

"Man mano che le tendenze dei consumatori si evolvono, i nostri metodi per proteggere il Web migliorano, così anche le truffe online", ha affermato Scott. "Migliorare l'esperienza degli annunci sul Web, indipendentemente dal rimuovere annunci dannosi o annunci intrusivi, continuerà a essere una priorità per noi".

Google ha affermato di aver rimosso più di 3,2 miliardi di annunci che violavano le sue politiche nel 2017, bloccando ciò che descriveva come "la maggior parte delle cattive esperienze pubblicitarie", incluse le truffe e phishing.

Questa è una vera e propria "stangata" per le criptovalute, che si vedranno escluse da un circuito pubblicitario importante come quello di Google. Il tutto avrà forti ripercussioni sul valore di Bitcoin & Co.? Staremo a vedere.

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