Stonehenge sembrerebbe essere un monumento "riciclato" da un altro del Galles

Stonehenge sembrerebbe essere un monumento 'riciclato' da un altro del Galles
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Negli ultimi mesi un gruppo di archeologi ha condotto degli studi in delle colline del Galles sud-occidentale, anche dette "Preseli Hills". Qui sono stati trovati i resti di alcuni monoliti posti a cerchio che, in passato, potrebbero essere stati smantellati e "riciclati" per costruire quello che oggi è Stonehenge.

Secondo lo studio pubblicato nella nota rivista "Antiquity", le rocce in questione sarebbero state scoperte nel sito "Waun Mawn", dove vi si trovano diverse cave di "bluestone", un nome popolare ed usato di frequente nel Regno Unito per indicare una serie di pietre (come basalto, dolerite, etc..).

Tutto è partito grazie al progetto di ricerca "Stones of Stonehenge". Questo aveva un obiettivo principale: capire se le cave presenti nel sito potessero essere state la fonte da dove i gallesi del Neolitico potrebbero aver estratto le pietre necessarie per costruire un cerchio di monoliti.

L'analisi del luogo, tuttavia, ha portato a delle eccezionali scoperte - che vanno aldilà di ogni aspettativa. Paragonando, infatti, il sito di Waun Mawn e i suoi resti trovati con quello che conosciamo, per adesso, su Stonehenge, sono stati individuati diversi parallelismi.

E' possibile, quindi, che un gruppo di migranti, che abitò le colline gallesi nel III millennio a.C. e che vi costruì, intorno al 3400 a.C., uno dei monumenti monolitici più grandi dell'epoca, abbia trasportato per 175 miglia gran parte di quelle stesse pietre, probabilmente dal peso di 4 tonnellate, verso l'odierna Inghilterra. Da lì in poi quei materiali vennero "riciclati" per costruire la prima parte dell'immenso monumento che sarà poi Stonehenge.

Questa, ovviamente, è un'affermazione rivoluzionaria nella comprensione delle origini del sito inglese - ancora oggi non del tutto chiare. Per dimostrare, quindi, la loro tesi, i ricercatori che hanno partecipato allo studio hanno provato a mostrare delle prove alla comunità accademica internazionale.

Prima di tutto, è curioso il fatto che entrambi i monumenti siano stati allineati verso nord-est, dove sorge il sole durante il solstizio d'estate. In secondo luogo, il cerchio del sito gallese aveva un diametro di 110 metri, lo stesso che ricoprono le pietre dell'altare di Stonehenge nella struttura interna.

Questo probabile trasferimento tra il Galles e l'Inghilterra, come spiega il professor Mike Parker Pearson, dell'University College London, potrebbe essere dovuto da un forte fenomeno di migrazione che vide coinvolte tutte quelle popolazioni che abitarono le colline del Preseli durante gran parte del Neolitico - fino al 3000 a.C. circa.

Da quella data in poi, infatti, non vi sono più testimonianze delle tribù che vi vissero e, per molti anni, non si è riusciti a spiegare il motivo della loro sparizione. Oggi, invece, pur non conoscendo ancora il motivo, sappiamo che la loro eredità storica non è svanita, bensì si è spostata verso un'altra area - che, ancora oggi, viene ammirata da migliaia di turisti ogni anno.

Stonehenge sembrerebbe essere un monumento 'riciclato' da un altro del Galles