Stonex One finisce sotto la lente di Altroconsumo

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Stonex One, l'ambizioso progetto lanciato dal team italiano capitanato da Francesco Facchinetti, è ormai diventato già un brand famoso nel nostro paese. Tuttavia, oggi giunge notizia che il marchio è finito sotto la lente di Altroconsumo, l'associazione di consumatori che ha aperto un fascicolo per pratiche commerciali scorrette.

Altroconsumo, nel comunicato diffuso, cita una risposta ricevuta dal sistema al momento dell'ordine di un telefono:
Ci scusiamo per l’inconveniente accaduto.
I nostri server non sono stati in grado di soddisfare l’elevato numero di richieste pervenute. Per consentire il potenziamento dei nostri sistemi, i pre-ordini sono sospesi.
Sarà possibile pre-ordinare #StonexOne a partire dal 27 Maggio. Mercoledì 27 Maggio aprono i pre-ordini di #Galileo, la prima edizione limitata di #StonexOne, disponibile in soli 10.000 esemplari.
Chi è riuscito a preordinare non perderà la sua prenotazione. Chi ha raggiunto il punteggio richiesto per Smashphone avrà priorità di acquisto".
La pratica commerciale scorretta è da ricercare nel fatto che Stonex, nonostante la disponibilità iniziale di 300 unità (terminate in pochi secondi), ed il successivo comunicato in cui annunciava l'arrivo di nuovi pezzi lo stesso giorno, non è riuscita a soddisfare le richieste.
Questo l'esposto diffuso dall'associazione:
Ancor più l’articolo 23, comma 1 lett. E ed F del Codice del Consumo definisce “in ogni caso ingannevoli” quelle pratiche commerciali che:
e) “invitano all’acquisto di prodotti ad un determinato prezzo senza rivelare l’esistenza di ragionevoli motivi che il professionista può avere per ritenere che non sarà in grado di fornire o di far fornire da un altro professionista quei prodotti o prodotti equivalenti a quel prezzo entro un periodo e in quantità ragionevoli in rapporto al prodotto, all’entità della pubblicità fatta del prodotto e al prezzo offerti”.
f) invitano all’acquisto di prodotti ad un determinato prezzo e successivamente: 1) rifiutano di mostrare l’articolo pubblicizzato ai consumatori, oppure rifiutano di accettare ordini per articolo o di consegnarlo entro un periodo di tempo ragionevole […]” .
…………………
Per le ragioni esposte, Altroconsumo chiede che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, verificata la sussistenza della pratica commerciale scorretta descritta:
– ne inibisca la continuazione;
– considerata la sussistenza dei motivi d’urgenza, intervenga comunque cautelativamente per sospenderla provvisoriamente;
– sanzioni la società che l’ha posta in essere.
Rimaniamo a disposizione per ulteriori informazioni in merito e cogliamo l’occasione per inviare i nostri più cordiali saluti.”