Per la prima volta nella storia i medici impianteranno il primo occhio bionico nell'uomo

Per la prima volta nella storia i medici impianteranno il primo occhio bionico nell'uomo
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Il team della Monash University di Melbourne, in Australia, ha costruito per la prima volta nella storia un apparecchio bionico che potrebbe ripristinare la vista dei non vedenti attraverso un impianto cerebrale.

I ricercatori si preparano a quello che annunciano come il test clinico che rivoluzionerà per sempre la medicina bionica, anche se i progressi in questo settore mantengono un ritmo continuo, il quale potrebbe cambiare la vita di milioni di persone e per questo necessita di ulteriori finanziamenti per produrlo in scala mondiale.

Il dispositivo è costruito da una fotocamera usata come "cappuccio" e un trasmettitore wireless che invierà le informazioni, quindi le immagini, ricevute dal cervello grazie a degli microelettroidi impiantanti nei nervi ottici danneggiati, consentendo alla retina di mandare ciò che incamera al centro della corteccia visiva. C'è un processore che formula ed elabora i dati mentre le tessere all'interno del cervello si occupano di fornire i segnali necessari.

"Il nostro design crea un modello visivo da combinazioni di fino 172 punti di luce - dice Arthur Lowery, il professore della Monash University nel dipartimento di ingegneria dei sistemi elettrici e informatici - fornendo informazioni all'individuo che sarà in grado di navigare in ambienti interni ed esterni, riconoscendo la presenza di persone e oggetti intorno a sé."

A luglio è stato effettuato il primo test ufficiale, l'Array Gennaris - è questo il nome del dispositivo - è stato impiantato nel cervello di tre pecore e dopo un totale di 2.700 ore non è sorta nessuna controindicazione salutare negli animali.

Gli autori dello studio sono positivi anche per quanto riguarda la cura delle condizioni neurologiche non curabili, come ad esempio la paralisi degli arti, con un sistema come l'Array Gennaris in futuro sarà davvero possibile trovare una soluzione. "In caso di successo, il gruppo cercherà di creare una nuova impresa commerciale incentrata sulla fornitura di visori alle persone non vedenti o con problemi di movimento come i pazienti tetraplegici." Così dice Lowery

Non è ancora chiaro quando inizierà la sperimentazione umana ma i ricercatori sostengono che avverrà molto, molto presto.