Strano ritrovamento sul fondo dell'Oceano Atlantico: Il NOAA non sa spiegarlo

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Un team di ricerca del NOAA Ocean Exploration, lo scorso 23 luglio, mentre esplorava una catena montuosa sommersa nella Dorsale Medio-Atlantica, si è imbattuto in qualcosa che non riesce ancora a spiegare: una serie organizzata di buchi praticati nel fondo dell'Oceano Atlantico. "Sembrano quasi fatti dall'uomo", ha affermato uno dei ricercatori.

Le foto scattate dai dispositivi del NOAA mostrano la scoperta di una serie di punti collegati tra loro come linee, quasi rette o tracce o forse addirittura disegni. Tutte ipotesi che l'agenzia federale statunitense non è ancora sicura di come spiegare.

"Abbiamo trovato molti di questi insiemi sublineari di buchi nel sedimento oceanico. Questi buchi sono stati precedentemente segnalati dalla regione, ma la loro origine rimane ancora un mistero", ha riferito il NOAA Ocean Exploration in una nota.

"Sembrano quasi fatti dall'uomo. Infatti, attorno ai buchi vi sono piccoli mucchi di sedimenti che li fanno sembrare quasi come se fossero stati scavati da... qualcosa", hanno aggiunto.

La scoperta è avvenuta durante un'immersione che ha raggiunto una profondità di quasi 3000 metri, durante la visita alla vetta di un vulcano sottomarino a nord delle Azzorre. Le foto, ottenute grazie ad una telecamera radiocomandata utilizzata per registrare in sicurezza le scoperte, mostrano che i buchi sono stati rinvenuti in quella che, altrimenti, sarebbe una superficie sabbiosa piatta ed uniforme.

Gli scienziati del NOAA hanno anche invitato i lettori ad offrire le loro personali teorie, con alcuni commentatori che hanno da subito sollevato domande, quali:

"C'è qualcosa dentro i fori? Un oggetto o un animale? La linea corre nella stessa direzione della corrente oceanica?".

"Vi è per caso acqua proveniente da sorgenti sotterranee?" oppure, "Magari delle fuoriuscite di gas metano?".

Ricordiamo come la scoperta è stata fatta nell'ambito dell'importante spedizione "Voyage to the Ridge 2022", che sta esplorando e mappando alcune aree ancora poco conosciute della Zona di faglia Charlie-Gibbs, della Dorsale medio atlantica e dell'altopiano delle Azzorre.

Una curiosità: La dorsale medio-atlantica si estende per oltre 16.000 chilometri da nord a sud ed è considerata la catena montuosa più lunga del mondo ed una delle caratteristiche geologiche più importanti sulla Terra.

"La maggior parte della DMA si trova sott'acqua e quindi gran parte di essa rimane ancora inesplorata. Inoltre, con la diffusione tettonica attiva, è un luogo di frequenti terremoti. Le prese d'aria idrotermali, note per supportare diverse comunità chemiosintetiche, possono formarsi dove il magma fornisce calore mentre risale dal fondo del mare", ha aggiunto il NOAA.

Tuttavia, ancora poco si sa sugli ecosistemi di queste conformazioni ed a queste profondità. Una parte del nostro mondo, ancora tutto da scoprire. Come, ad esempio, questa strada ritrovata a chilometri di profondità.

Immagini ufficiali del NOAA Ocean Exploration.

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