Questa straordinaria scala di carta 3D ha vinto il premio come miglior illusione 2020

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Le illusioni ottiche son quanto di più bizzarro e singolare possa mai capitare al nostro "ingenuo" cervello. Basta un gioco di prospettiva, qualche linea geometrica di troppo e i nostri sensi vanno in conflitto, facendo sembrare reali cose impossibili. Questa scala ne è la prova.

Il video che trovate in apertura alla notizia vi mostra il pezzo vincitore del concorso "Best Illusion of the Year" nella sua edizione 2020. L'idea di base riprende la famosa "Scala di Schröder": un'illusione ottica che rappresenta un disegno bidimensionale, il quale può essere percepito sia come una scala che porti da sinistra verso destra, partendo dal basso, sia la stessa scala ma capovolta. L'ideatore fu appunto lo scienziato tedesco Heinrich Schröder, che pubblicò la sua opera nel 1858.

L'esperimento vincitore del contest 2020 invece ha compiuto un passo ancor più stupefacente, ricreando la scala con un vero e proprio modellino 3D. L'opera tridimensionale è frutto del malizioso ingegno del matematico Kokichi Sugihara - celebre illusionista giapponese e più volte vincitore del contest negli anni passati.

"L'attuale oggetto 3D ha anche due interpretazioni, entrambe sono scale viste dall'alto, e le interpretazioni passano dall'una all'altra quando ruotiamo l'oggetto di 180 gradi attorno all'asse verticale". Per darci una mano a visualizzare "l'impossibile", ha detto Sugihara. Nel suo video l'autore pone un piccolo cono rosso sulla scala, fin a quando non mostra la "sorpresa" finale a fine ripresa.

Al centro dell'illusione c'è un semplice trucco: le scale potrebbero sembrare scale, ma in realtà sono una superficie piatta che, con un uso intelligente di angoli e ombre, inganna il nostro cervello: i toni scuri significano ombre, che suggeriscono profondità, mentre le linee convergenti sono generalmente una misura della distanza. Mettendole insieme il nostro cervello "sarà costretto" a creare una scala, anche quando si tratta di una superficie piana.

Se non riuscite a visualizzare l'illusione è normale: una volta che il nostro cervello si è abituato ad una visione di quell'oggetto, sarà difficile convincerlo del contrario. Provate a mettere sotto sopra l'immagine in 2D che trovate in calce alla news, e notate se - anche solo per un secondo - la prospettiva non sembri totalmente differente.

La riproduzione in 3D presenta poi un altro piccolo segreto: se messa di fronte ad uno specchio può mostrare entrambe le prospettive, facendolo sembrare un riflesso a tutti gli effetti "assurdo" (e trovate la foto in calce alla news).

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