Straordinario ritrovamento in Sicilia: torna alla luce dopo quasi 80 anni

Straordinario ritrovamento in Sicilia: torna alla luce dopo quasi 80 anni
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Uno scavo archeologico in Sicilia, nei pressi di Sciacca, ha portato alla luce le tracce di un bombardiere pesante americano della seconda guerra mondiale ed abbattuto nel 1943; sono stati inoltre rinvenuti dei possibili resti umani che potrebbero portare all'identificazione di cinque aviatori i cui corpi non sono mai stati recuperati.

Lo scavo, della durata di sei settimane, si è concluso recentemente ed è stato coadiuvato da una squadra della difesa statunitense del Pentagono, specializzata nell'individuazione ed identificazione del personale militare americano disperso in tutto il mondo.

L'archeologo Clive Vella, direttore scientifico della spedizione, ha affermato: "Lo scavo di quest'anno ha scoperto il relitto di in un aereo B-25, contribuendo alla speranza che eventuali resti confermati sarebbero collegati anche all'equipaggio scomparso. Dobbiamo alle loro famiglie risposte accurate."

Il bombardiere pesante nordamericano B-25 Mitchell, con un equipaggio di sei persone, fu infatti una delle 52 perdite aeree con personale disperso nell'area siciliana durante la seconda guerra mondiale, soprattutto nel 1943 quando gli Alleati si spinsero nella Sicilia sudorientale.

È stato abbattuto il 10 luglio 1943 mentre prendeva di mira una pista di atterraggio tedesca mimetizzata tra uliveti e zone di pascolo. Un rapporto militare tedesco documentò infatti lo schianto di un aereo americano a circa due chilometri dall'aeroporto di Sciacca.

Un membro dell'equipaggio, immediatamente individuato e sepolto nel cimitero della città di Sciacca, venne poi rivendicato nel 1944 dagli ufficiali militari statunitensi, ma gli altri cinque aviatori rimasero dispersi.

Le prove ritrovate nello scavo recente, che includono possibili ossa umane ed i potenziali resti dell'aereo, sono state trasportate in un laboratorio negli Stati Uniti per essere esaminate.

Di ritrovamenti particolari è pieno il mondo, così come l'inquietante scoperta in Transilvania di urne funerarie utilizzate come "doni per l'aldilà", o di questo alquanto bizzarro altare dedicato al dio Pan.

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