Gli studenti neri ricevono meno avvertimenti dagli insegnanti

Gli studenti neri ricevono meno avvertimenti dagli insegnanti
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Un nuovo studio sulle disparità razziali ed etniche nella scuola (in Carolina Del Nord) ha scoperto che gli studenti neri delle scuole medie hanno significativamente meno probabilità, rispetto ai loro coetanei bianchi, di ricevere avvertimenti verbali o scritti sulle infrazioni comportamentali da parte dei loro insegnanti.

"Nonostante, a prima vista, le disparità negli avvertimenti degli insegnanti sembrino meno preoccupanti rispetto al venire espulsi o essere inviati all'ufficio del preside, gli avvertimenti rappresentano un'opportunità, per gli studenti, di correggere il loro comportamento prima che le conseguenze aumentino e prima di essere rimossi dall'ambiente di apprendimento", ha detto la professoressa di lavoro sociale dell'Università di Illinois Kate M. Wegmann, che ha guidato lo studio.

Wegmann e la sua coautrice, studentessa laureata Brittanni Smith, hanno esaminato i dati di oltre 4.100 studenti di 17 scuole. Gli studenti hanno frequentato le scuole dalla prima alla terza media nelle scuole di due comunità della Carolina del Nord.

Gli studenti sono stati intervistati sui vari tipi di cattiva condotta adottati a scuola nei 30 giorni precedenti, nonché la frequenza. Infrazioni come ritardi, compiti consegnati in ritardo, litigi con gli insegnanti e lotte con altri studenti.

Sebbene i ricercatori abbiano scoperto, come ipotizzato, che gli studenti neri avevano maggiori probabilità, rispetto ai loro coetanei bianchi, di sperimentare forme di risposta educativa estromissiva, alcune delle differenze più significative erano nella probabilità degli studenti neri di ricevere avvisi scritti o verbali.

Wegmann e Smith hanno analizzato i dati usando due tecniche. In primo luogo, hanno calcolato e confrontato le percentuali di studenti bianchi e neri che segnalavano ogni tipo di comportamento scorretto e le eventuali conseguenze disciplinari che hanno subito. Questo metodo è stato utilizzato in studi precedenti per identificare le disparità nella risposta educativa.

Usando questa tecnica, hanno scoperto che, mentre gli studenti neri costituivano solo il 23% della popolazione studiata, rappresentavano il 37% delle sospensioni della scuola e oltre il 35% dei casi di colloqui con il preside.

Utilizzando una seconda tecnica di analisi dei dati chiamata regressione logistica binaria, i ricercatori hanno studiato le disparità di razza e sesso tra le infrazioni comportamentali e le forme di risposta educativa. A differenza del tradizionale metodo di confronto percentuale, la regressione logistica binaria tiene conto delle caratteristiche individuali, come il numero e la frequenza delle infrazioni riportate, quando si stimano le probabilità di ricevere una forma di risposta educativa.

I maschi neri avevano il 95% di probabilità in meno rispetto ai maschi bianchi di ricevere avvertimenti verbali dagli insegnanti, e gli studenti neri di entrambi i sessi avevano l'84% di probabilità in meno di ricevere avvertimenti diretti ai loro genitori, secondo lo studio.

Dati non incoraggianti, raccolti tuttavia in un posto (la Carolina Del Nord), che ha alle spalle una storia (anche abbastanza recente) di gravi forme di razzismo (che, fun fact, sembra avvenga anche verso i robot) e segregazione da parte dei bianchi verso i neri. Di razzismo poi, per citare soltanto due casi, sono state accusate faceapp e il riconosciamento facciale di Amazon. Un fenomeno che non si ferma ai banchi scuola, quindi.