Uno studio ha calcolato il perfetto tempo di inzuppamento di un Oreo nel latte

Uno studio ha calcolato il perfetto tempo di inzuppamento di un Oreo nel latte
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No, non è un pesce d'Aprile in ritardo, ma un vero studio della Utah State University. Gli scienziati hanno calcolato il perfetto tempo di inzuppamento di un Oreo nel latte. La colazione è una cosa seria e anche i biscotti, visto che l'azienda produttrice dei dolciumi ha perfino costruito un caveau per proteggere gli Oreo in caso di apocalisse.

Secondo quanto affermato dallo studio (che troverete a questo indirizzo) un secondo nel latte è sufficiente per far assorbire al biscotto il 50% del liquido. Tutti coloro che amano una certa croccantezza e morbidezza dovranno ricordarsi di non mantenere il dolce per più di un secondo all'interno della bevanda.

Dopo due secondi, invece, il biscotto raggiunge l'80% dell'assorbimento del latte, lo stesso dopo 3 secondi. Il massimo grado di "inzuppamento" raggiunto è stato dopo 4 secondi. Dopo questo breve periodo di tempo il biscotto non assorbe più il latte ed è il lasso temporale massimo consigliato per avere un Oreo completamente sano.

La ricerca degli esperti non è finita qui. Il latte, infatti, non è un liquido puro, ma contiene anche minuscole particelle di grasso. Più grasso è contenuto all'interno della bevanda, più lentamente sarà assorbita. Lo stesso vale per il dolce che assorbe la sostanza. Sostanzialmente, se state inzuppando il biscotto nel latte intero, dovrete trattenerlo un po' più a lungo del latte scremato. Possiamo dire, quindi, che il perfetto tempo di inzuppamento di un Oreo è di 3 secondi.

La formula matematica utilizzata dagli scienziati deriva da un calcolo di Len Fisher degli anni '90, allora professore di fisica all'Università di Bristol, che utilizzò una formula matematica per inzuppare al meglio un donut (creò anche il libro "Come inzuppare una ciambella"). Insomma, la scienza non smette mai di stupire.