Studio conferma: la nostra dieta mediterranea aiuta contro la depressione

Studio conferma: la nostra dieta mediterranea aiuta contro la depressione
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Sempre più ricerche scientifiche stanno dimostrando che la dieta mediterranea è un portento per gli esseri umani: dopo avere confermato che aiuta gli over 65 a vivere a lungo, ora la comunità di ricercatori ha mostrato che la dieta mediterranea aiuta i giovani a evitare la depressione.

Come ben sappiamo, tale condizione comune ha un grave impatto sulla nostra salute mentale e continua a essere un fattore di rischio significativo per il suicidio specialmente tra i giovani adulti. Per questa ragione, alcuni scienziati della Università di Tecnologia di Sydney hanno condotto questo studio randomizzato durato 12 settimane per comprendere se tale dieta ha un impatto positivo sui sintomi della depressione nel caso dei giovani di età compresa tra 18 e 25 anni. La ricerca integrale la potete trovare su The American Journal of Clinical Nutrition.

Lo studio ha voluto esplorare l’effetto di determinati alimenti e modelli dietetici, tra verdure colorate, legumi, olio d’oliva, noci e pesce, riducendo al contempo il consumo di dolciumi, fast food e carne rossa particolarmente lavorata. Il risultato finale conferma a tutti gli effetti che tra i 72 partecipanti i punteggi nei test BDI-II (Beck Depression Inventory Scale) risultavano notevolmente diversi dopo le dodici settimane di dieta alternativa: “Siamo rimasti sorpresi da quanto fossero disposti i giovani a intraprendere una nuova dieta. Coloro che sono assegnati alla dieta mediterranea hanno potuto modificare in modo significativo le loro diete originali, sotto la guida di un nutrizionista, in un breve lasso di tempo. Medici e psicologi dovrebbero considerare di indirizzare i giovani depressi a un nutrizionista o dietista come una componente importante del trattamento della depressione clinica”, ha dichiarato la ricercatrice capo Jessica Bayes.

Con molta felicità, lei ha pure notato un feedback estremamente positivo da parte dei partecipanti che, alla fine dello studio, hanno deciso di rimanere parte di questo programma e continuare la dieta dopo le dette dodici settimane.

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