Questo studio ha scovato una "strana" supernova, ben due anni prima della sua esplosione
Le supernove sono fenomeni violentissimi che hanno origine dalla morte di stelle massicce, ed è molto difficile osservarle prima della loro dipartita. Grazie a questo studio, abbiamo osservato una stella progenitrice 2.6 anni prima di esplodere in supernova. Ecco come è stato possibile.
Può sembrare un'assurdità, visto che nessuno è in grado di predire quando una supernova esploderà esattamente né quale è la candidata migliore per le osservazioni. Il tutto si svolge setacciando il cielo in ogni singola porzione (per quanto sconfinato sia), sperando di capitare al momento giusto.
Questo studio invece ha avuto una sorte diversa: unendo le osservazioni fatte in passato dal Telescopio Spaziale Hubble con quelle più recenti, è stato possibile notare una differenza macroscopica in un'area del cosmo a circa 35 milioni di anni luce da noi: le foto catturate due anni e mezzo prima mostrano una stella supergigante, mentre ora - nella stessa zona - si osserva la supernova "Sn 2019yvr".
"Quello che le stelle massicce fanno appena prima di esplodere è un mistero", ha affermato l'autore principale dello studio Charles Kilpatrick, ricercatore post-dottorato presso la Northwestern University in Illinois. "È raro vedere questo tipo di stella prima che esploda in una supernova, e uno scenario simile non ci era mai capitato".
La scoperta più interessante fatta grazie a questa analisi è stata che la stella progenitrice non corrisponde esattamente ai modelli e a ciò che immaginiamo su questo tipo di supernova. Kilpatrick stesso ha affermato di aver notato che la supergigante non presentava alcun tipo di strato di idrogeno esterno, e ciò è piuttosto insolito: "se una stella esplode senza idrogeno, dovrebbe essere una stella blu, dunque davvero molto calda. È quasi impossibile per una stella essere così fredda senza avere idrogeno nei suoi strati esterni."
La spiegazione più plausibile, data dopo diversi mesi di analisi, è che l'idrogeno sia stato "strappato" via in diversi milioni di anni da una possibile compagna più piccola della supergigante. Per averne una conferma i ricercatori dovranno attendere che la luminosità di Sn 2019yvr si affievolisca, cioè tra una decina di anni almeno.
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