Ecco quello che succederà dopo l'estinzione degli esseri umani sulla Terra
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Diciamocelo: l'essere umano, nonostante abbia "conquistato" la Terra, è comunque molto fragile e qualsiasi minaccia esterna potrebbe rappresentare un serio pericolo di estinzione. Un asteroide o una pandemia, ad esempio, potrebbero mettere la parola fine alla nostra storia. Che impatto avrebbe la nostra scomparsa sulla Terra?
Solamente dopo due giorni la scomparsa degli esseri umani avrebbe un impatto notevole su una delle città più famose del mondo: New York. Senza alcuna manutenzione e pompaggio attivi, le metropolitane della Grande Mela si inonderebbero d'acqua e diventeranno impraticabili. Non che qualcuno le possa utilizzare, visto che - teoricamente - siamo tutti estinti.
Sette giorni dopo la scomparsa dell'umanità le conseguenze iniziano a farsi molto più gravi: il carburante nei generatori di emergenza, che pompano il refrigerante nelle centrali nucleari mantenendoli stabili, inizia a esaurirsi. Circa 450 reattori presenti in tutto il mondo, quindi, iniziano a fondere.
Dopo un anno saremo ancora testimoni di alcune piccole "estinzioni" per causa nostra: i pidocchi che si sono evoluti per attaccare gli esseri umani si estingueranno del tutto. Non solo: gli animali domestici e da fattoria iniziano a morire in quantità industriali senza la nostra cura. Dopo tre anni, invece, i tubi iniziano a scoppiare nelle regioni più fredde, inondando le città con l'acqua. Gli edifici perdono l'integrità strutturale mentre si espandono e si contraggono a causa dei cambiamenti di temperatura.
Un ventennio dopo la scomparsa dell'uomo il Canale di Panama si chiude, ricongiungendo il Nord e il Sud America. Vediamo la scomparsa di molte colture, superate dal propagarsi delle varietà selvatiche. 300 anni dopo siamo in uno scenario post apocalittico: la maggior parte dei ponti del mondo cade; le dighe iniziano a traboccare, spazzando via intere città; mentre i sobborghi tornano a essere foreste, poiché gli animali hanno già colonizzato l'area (una cosa che succede anche oggi).
100.000 anni dopo: complimenti umanità, siamo riusciti a far tornare l'anidride carbonica ai livelli pre-industriali. In questo lasso di tempo i microbi si evolvono per biodegradare la plastica (qualcosa che cercavamo di far accelerare) e le bombe al plutonio diventano sicure da maneggiare. La nostra impronta sulla Terra, però, è destinata a superare la prova del tempo per moltissimo, poiché - perfino dopo 10.000.000 anni, le sculture in bronzo sono ancora riconoscibili, così come le facce dei presidenti del Monte Rushmore.
FONTE: sciencefocus
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