Quello che è successo a quest'uomo che ha assunto 40.000 pillole di ecstasy è assurdo

Quello che è successo a quest'uomo che ha assunto 40.000 pillole di ecstasy è assurdo
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Un paziente, noto come Mr. A, è rimasto nella storia medica dopo aver assunto 40.000 compresse di ecstasy nel corso di nove anni. Il racconto è diventato una vera e propria leggenda dopo essere stato pubblicato sulla rivista Psychosomatics nel 2006. Ora, in una nuova intervista con la rivista "The Face", vengono spiegate le conseguenze.

Inizialmente Mr A., come spiega il dottore che ha curato il caso studio, ha iniziato a prendere cinque pillole di MDMA ogni fine settimana per alcuni anni, poi ha aumentato la dose a 3,5 pillole al giorno per altri tre anni, e successivamente ha preso una media di 25 compresse al giorno per quattro anni consecutivi.

Così come sottolineano i medici del St. George's Medical School di Londra che hanno condotto lo studio, il paziente aveva 37 anni quando si è presentato all'ospedale e, nonostante avesse smesso di assumere droga (tranne la cannabis), ha continuato a sperimentare una serie di allarmanti effetti mentali e fisici anche dopo aver smesso.

Di cosa stiamo parlando? "Da episodi di 'visione a tunnel' allo sviluppo di gravi attacchi di panico, ansia ricorrente, depressione e rigidità muscolare, ma anche allucinazioni e paranoia." Il paziente ha anche avuto problemi di memoria a breve termine, disorientamento temporale e scarsa concentrazione.

"Un caso eccezionale di uso elevato per un periodo di tempo prolungato", ha dichiarato il medico a The Face. "L'uso tipico non è tutti i giorni e non la quantità di compresse che stava prendendo. Si trattava di un gesto estremo. E poi è andato in astinenza. Non è stato in grado di muoversi per diverse settimane e aveva una visione a tunnel."

Gli effetti negativi si sono protratti per anni dopo aver smesso, una dimostrazione che l'abuso - specialmente di queste sostanza - non porti mai a nulla di buono, nonostante l'MDMA possa aiutare molto nel trattamento al disturbo da stress post-traumatico.