Sundar Pichai abbassa le aspettative su Bard: "con i test pubblici le cose andranno male"

Sundar Pichai abbassa le aspettative su Bard: 'con i test pubblici le cose andranno male'
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Nella giornata di ieri Google ha reso disponibile Bard per i test pubblici. In una mail inviata ai dipendenti, pubblicata da CNBC, il CEO ha informato che il successo del programma dipende dai test.

Man mano che sempre più persone inizieranno a utilizzare Bard ed a testarne le capacità, ci sorprenderanno. Le cose andranno male”, ha scritto Pichai in una e-mail interna ai dipendenti visualizzata da CNBC. “Ma il feedback degli utenti è fondamentale per migliorare il prodotto e la tecnologia sottostante.”

Insomma, le dichiarazioni cercano di frenare gli entusiasmi iniziali degli utenti ma anche di mettere al riparo i dipendenti che lavorano sul progetto da possibili critiche. Lo stesso Bard ha infatti etichettato Bard come “un esperimento” ben lontano da un lancio pubblico.

In molte delle dichiarazioni arrivate subito dopo il lancio di Bard, viene specificato che l’IA potrebbe commettere errori o “dare risposte imprecise o inappropriate”. Al programma di feedback interno dell’azienda hanno collaborato 80mila dipendenti di Google, ma centrale sarà il riscontro degli utenti.

Bard è accessibile direttamente dal sito web dedicato, ma attualmente il test non è disponibile in Italia. Il colosso dei motori di ricerca, come altre compagnie del settore, sta puntando molto sull'intelligenza artificiale soprattutto dopo il successo ottenuto da ChatGPT di OpenAI.