Una supernova è esplosa nelle vicinanze della Terra

Una supernova è esplosa nelle vicinanze della Terra
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Quando la luminosità di Betelgeuse è calata drasticamente, in molti hanno pensato che fosse pronta a diventare una supernova ed esplodere nel cielo, causando considerevoli danni anche sulla Terra. Fortunatamente non è andata così e Betelgeuse è tornata alla normalità, ma il nostro pianeta ha subito un evento simile circa 2,5 milioni di anni fa.

Gli scienziati della Technical University of Munich (TUM) hanno trovato le prove di questa supernova che è esplosa vicino alla Terra.

La vita di una stella, con una massa superiore a dieci volte quella del nostro Sole, è destinata a finire con una gigante esplosione: una supernova. Questo evento porta alla formazione di ferro, manganese e altri elementi molto pesanti.

Gli scienziati del TUM hanno analizzato uno strato della crosta terrestre vecchio di 2,5 milioni di anni e sono stati in grado di identificare la presenza di ferro-60 e manganese-53. Sulla Terra il manganese si trova nel suo isotopo 55, mentre il Mn53 proviene principalmente dalla polvere cosmica. Questa cade continuamente sulla Terra, ma difficilmente siamo in grado di trovarlo in grande concentrazione.

"L'aumentata concentrazione di manganese-53 può essere considerata la nostra pistola fumante, la prova definitiva che una supernova è effettivamente esplosa," spiega il principale autore, il Dr. Gunther Korshineck.

Mentre una supernova molto vicina alla Terra avrebbe messo in pericolo l'esistenza della vita sul nostro pianeta, come delle estinzioni di massa, ma fortunatamente questa era lontana abbastanza. Ha causato un forte aumento dei raggi cosmici per migliaia di anni, che può aver portato a un aumento della presenza di nuvole.

"Forse c'è un collegamento con il Pleistocene, il periodo delle ere glaciali, che è iniziato 2,6 milioni di anni fa."

I ricercatori hanno utilizzato la spettrometria di massa con acceleratore per rilevare la presenza di Fe-60 e Mn-53. SI tratta di un'analisi estremamente sensibile, in grado di rilevare pochi atomi, e questa tecnica è stata in grado di dirci che la stella che è esplosa aveva una massa tra 11 e 25 volte la massa del Sole.