Il "superpotere" della lontra di mare: come resiste al gelo questa "fornace biologica"?

Il 'superpotere' della lontra di mare: come resiste al gelo questa 'fornace biologica'?
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Il mondo animale ci ha abituato alle straordinarie capacità degli esseri viventi. Rettili, uccelli, pesci, insetti e mammiferi, ognuno di questi gruppi nasconde peculiarità per affrontare l’ambiente ostile che li circonda. Tra questi animali, la lontra di mare possiede un “superpotere” che le permette di resistere al gelo degli oceani.

Le specie animali possono essere suddivise in organismi ectotermi, la cui temperatura corporea dipende da quella dell’ambiente, ed endotermi, come i mammiferi.

Questi possiedono una forma di termoregolazione interna che si esplica mediante l’attività e l’aumento del metabolismo e che rilascia energia sotto forma di calore corporeo. Ciò gli consente di sopravvivere in ambienti molto freddi.

La domanda dei ricercatori si è incentrata sul meccanismo metabolico utilizzato dalle lontre marine, mammiferi acquatici di piccole dimensioni, inferiori rispetto alla lontra gigante considerata estinta ritrovata dopo 30 anni.

Ad effettuare lo studio è stato un gruppo di ricerca, nato dalla collaborazione degli studiosi della Texas A&M University e del Monterey Bay Aquarium, il quale ha indagato sul metabolismo di umani e mammiferi marini.

Per i mammiferi marini, mantenere il calore corporeo non è affatto facile, essendo immersi in acqua. Molti di questi possiedono caratteristiche che permettono un efficiente isolamento termico e produzione di calore metabolico, come lo strato di grasso corporeo e le grandi dimensioni.

Per quanto riguarda le lontre marine, essendo mammiferi marini di piccole dimensioni, affrontano una difficoltà maggiore, poiché non sono dotati di strati di grasso abbastanza spessi e di dimensioni adeguate. Questi mammiferi, però, possiedono la pelliccia più fitta tra i mammiferi, capace di inglobare uno “strato isolante d’aria”.

La pelliccia non è abbastanza per resistere al gelo marino, per tale motivo le lontre di mare possiedono un tasso metabolico a riposo tre volte superiore a quello di altri mammiferi di dimensioni comparabili. Per alimentare questo straordinario metabolismo le lontre devono seguire una dieta decisamente ipercalorica.

Quotidianamente devono consumare una quantità di cibo esorbitante, corrispondente ad oltre il 20% del loro peso corporeo, il ché risulta inaudito se consideriamo che gli esseri umani consumano mediamente il 2% del loro peso corporeo di cibo al giorno.

A potenziare questa “fornace biologica” ci ha pensato l’evoluzione, dotandola di mitocondri più permeabili al calore e in grado di dissipare un calore metabolico molto più alto del normale, durante i processi di produzione di ATP dai macronutrienti alimentari. Va detto che ciò inficia l’efficienza di produzione di ATP e l’energia sotto forma di calore dissipata risulta pressoché inerte, cioè non utile a compiere lavoro, ma unicamente utilizzata per aumentare la temperatura corporea.

Tale caratteristica è comune a tutti i tessuti corporei, ma alcuni, come il tessuto muscolare, sono molto più efficienti nella produzione di calore, soprattutto quando soggetti ad attività intensiva. Per quando riguarda le lontre, dalle analisi dei ricercatori è emerso che la permeabilità dei mitocondri al calore permette un mantenimento di calore a livello muscolare molto efficiente, anche quando i muscoli sono a riposo, ovvero senza la necessità di esercizio fisico o la manifestazione di brividi. Sarebbe proprio questa energia persa sotto forma di calore a permettere alle lontre di sopravvivere al gelo.

I risultati di questa ricerca possiedono un potenziale incredibile per la salute umana. Carpendo i segreti di questo meccanismo metabolico, potrebbe essere possibile sfruttarlo per contrastare l’obesità, soprattutto in relazione ad un aumento dell’efficienza nei processi che bruciano calorie o usarlo per indurre una riduzione metabolica muscolare, per contrastare malattie da deperimento o, ancora, per ridurre il cibo necessario agli astronauti per i viaggi interplanetari.

A proposito di gelo, è vero che le donne sentono più freddo degli uomini?