Svegliare un sonnambulo è davvero pericoloso come si racconta in giro?

Svegliare un sonnambulo è davvero pericoloso come si racconta in giro?
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Siamo sicuri che, nonostante non sappiate praticamente nulla sul conto dei sonnambuli, saprete che - almeno a quanto si racconta in giro - "svegliare un sonnambulo" è pericoloso per la sua salute. Si tratta di una diceria che ha davvero dei fondamenti scientifici, o no? Vediamo cosa dice la scienza a riguardo.

Il sonnambulismo è un disturbo del sonno che comporta un risveglio parziale dal sonno profondo ed è caratterizzato da attività motorie semplici o complesse. Il disturbo si verifica in genere durante la fase del sonno non-Rapid Eye Movement (NREM), una fase chiamata anche come "sonno quiescente" che è prevalente durante l'inizio della notte.

Non si deve svegliare un sonnambulo? Ci sono due motivi: il primo è che, al risveglio, il soggetto affetto da sonnambulismo potrebbe essere disorientato; mentre secondariamente, cercando di svegliarlo, il sonnambulo potrebbe avere una risposta violenta. Questo perché il cervello si trova in due stati differenti: le parti che regolano la capacità di muoversi e quelle più legate alle emozioni primitive sono in uno stato stato di veglia, mentre altre aree, tra cui quella che regola la coscienza del sé e l’ippocampo, si trovano in uno stato di sonno profondo.

In determinate circostanze potrebbe essere opportuno svegliare dolcemente qualcuno che ha completato un episodio di sonnambulismo e lasciarlo riaddormentarsi per evitare che torni subito a un altro episodio simile. Se invece si scopre un sonnambulo, invece di svegliarlo, è più opportuno riportarlo con calma a letto per garantire la sua sicurezza.

Quindi svegliarlo non è pericoloso, ma è sempre meglio riportalo al letto.