Svelate le origini delle vocalizzazioni nei vertebrati
INFORMAZIONI SCHEDA
Un team di ricercatori e scienziati è tornato indietro nel tempo per indagare le origini delle vocalizzazioni dei vertebrati, scoprendo un tassello in più di questo importante comportamento.
Molti animali emettono tantissime vocalizzazione. Che sia per avvertire i compagni di un pericolo o per corteggiare una femmina, la vocalizzazione è un fattore molto importante per alcune specie. Ed è così che ricercatori e scienziati, appartenenti all'Università dell’Arizona e all'Università Normale Cinese di Henan, hanno voluto vederci chiaro e hanno deciso di indagare su questo importantissimo comportamento delle specie animali. Per fare ciò sono andati indietro di circa 350 milioni di anni fa. Essendo la capacità del canto una caratteristica trasversale di uccelli, pesci, rettili, mammiferi e anfibi gli scienziati hanno analizzato il capostipite comune dei vertebrati che, però, non emetteva alcuna vocalizzazione.
Visto che si parla di un individuo alquanto silenzioso, gli scienziati hanno ipotizzato che i vari gruppi che da esso derivano abbiano sviluppato la capacità di emettere vocalizzazione in maniera del tutto indipendente. Ma gli scienziati non si sono fermati qui. Lo step successivo ha visto la creazione di un gigantesco albero della vita, al cui interno sono state inserite più di 1800 specie diverse di vertebrati, albero che è servito per rispondere ad una domanda ben specifica: che sia stata l’assenza di luce a far evolvere la capacità di vocalizzazione? D'altronde, per tutte quelle specie attive in assenza di luce, l’unico modo che avevano per comunicare erano i suoni, non potendo osservarvisi vicendevolmente. Ed è così che, per rispondere alla domanda, gli studiosi hanno usato, sull'albero della vita che hanno costruito, delle analisi di tipo statistico e la risposta che hanno ottenuto è sorprendente.
Ovvero, hanno scoperto che esiste una correlazione tra l’essere un animale notturno e la capacità di vocalizzazione. Evolutivamente, cioè, è stato importante l’essere animali notturni per evolvere la capacità di emettere vocalizzazioni. Questa capacità è poi rimasta invariata anche se la specie si è poi evoluta da animale notturno a diurno perché, come ci dicono gli scienziati che hanno preso parte allo studio, non sembra esserci alcun svantaggio evolutivo nell'emettere vocalizzazioni di giorno. Questo fattore ha fatto sì che questo comportamento rimanesse inalterato quando, evolutivamente, una specie è passata dall'essere notturna a diurna.
FONTE: IFL Science
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