Sviluppato un nuovo metodo per controllare i qubit quantistici

Sviluppato un nuovo metodo per controllare i qubit quantistici
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Un gruppo di ricercatori ha sviluppato nuove metodologie per controllare gli elementi costitutivi dell’informatica quantistica, contribuendo potenzialmente a rendere i computer basati su questa branca dell’informatica più efficienti e stabili.

I fisici David Allcock e David Wineland sono i fondatori del nuovo Oregon Ions Laboratory, e i fautori principali del nuovo studio pubblicato sulla rivista “Nature”, che riporta alcune tecniche per ottimizzare il processo di calcolo quantistico. Nello specifico, i due ricercatori prevedono l’utilizzo di qubit a ioni intrappolati per efficientare il processo computazionale e ridurre la soglia di errore che, come vi abbiamo riportato nel nostro precedente articolo sulla riduzione d’errore nel calcolo quantistico, rappresenta un’enorme “scoglio” alla praticità e all’operatività di questi sistemi in campo pratico. A tal proposito, Wineland ha affermato: “L'intero campo dell’informatica quantistica è frenato a causa degli errori esistenti, che non permettono di eseguire lunghi calcoli o simulazioni di valore pratico”. Inoltre, ha aggiunto che l’obbiettivo è arrivare a 10.000 operazioni senza errori, e quindi aggiungere livelli di controllo per correggere questi errori non appena si verificano.

Dal canto suo, il collega Allock ha affermato che i qubit a ioni intrappolati hanno determinate proprietà magnetiche, che possono essere sfruttate per la creazione di porte logiche generate direttamente da circuiti integrati, e quindi più economiche rispetto a quelle derivanti da tecnologie laser. Per concludere lo stesso Allock ha dichiarato di voler raggiungere la situazione per cui i computer quantistici veicolino un valore aggiunto sensibile e operativo.