Sviluppatori contro l'IA di Microsoft e Github: "Copilot copia le nostre linee di codice"

Sviluppatori contro l'IA di Microsoft e Github: 'Copilot copia le nostre linee di codice'
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Mentre gli scienziati ci avvisano che l'IA potrebbe essere peggio della bomba atomica e "ucciderci tutti", sono i tribunali a mettere dei paletti concreti a cosa si può e cosa non si può fare con l'Intelligenza Artificiale. Oggi, però, Microsoft, Github e OpenAI vogliono dire la loro e rovesciare una class action ritenuta estrema.

Stando a quanto riportato da Reuters, il nocciolo della questione sarebbe il tool Copilot di GitHub, basato sull'IA e che permette agli sviluppatori di farsi aiutare nella scrittura di codice di ogni tipo. Secondo una class action firmata da alcune compagnie informatiche e depositata alla Corte Federale di San Francisco, Copilot utilizzerebbe del codice su licenza pubblicato su GitHub, senza però fornire le royalties a chi lo ha scritto.

Nella questione entrano in gioco ovviamente anche Microsoft, che possiede GitHub, e OpenAI, che ha realizzato l'IA utilizzata per Copilot (basata a sua volta su ChatGPT) e che viene di nuovo finanziata dal colosso di Mountain View. Le tre compagnie, dunque, hanno agito all'unisono per chiedere alla Corte di San Francisco di non accogliere la class action presentata nelle scorse ore.

In teoria, Copilot dovrebbe usare solo il codice "libero" su GitHub per creare linee di codice o per suggerirle ai programmatori che utilizzano il tool. Tuttavia, fin dalla sua release, lo strumento è stato al centro delle critiche per via del suo approccio ai contenuti protetti da copyright. Secondo il programmatore e avvocato Matthew Butterick, tra i promotori della class action, Copilot porterebbe la "pirateria software verso un livello senza precedenti".

La risposta di Microsoft, GitHub e OpenAI, però, non ha tardato ad arrivare: "Copilot non copia nulla dal codice disponibile sulla nostra piattaforma. Piuttosto, esso aiuta gli sviluppatori a scrivere codice generando dei suggerimenti a partire da ciò che ha imparato dall'intero corpo di conoscenze prelevate dal codice pubblico". Sarà dunque la Corte di San Francisco a decidere quale delle due parti avrà ragione: il processo dovrebbe tenersi nel mese di maggio.