Momento storico: per la prima volta la fusione nucleare funziona
Come vi abbiamo anticipato ieri, il sensazionale annuncio sul futuro della fusione nucleare è arrivato. Il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti ha comunicato oggi (13 Dicembre) l'importante svolta scientifica nell'ambito della ricerca sulla fusione controllata.
I ricercatori del Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL) sono riusciti per la prima volta a produrre più energia, in una reazione di fusione, di quanta ne fosse stata introdotta per farla partire. Come spiegato dal capo del Dipartimento dell'Energia Jennifer Granholm, l'esperimento eseguito il 5 Dicembre ha ottenuto un guadagno netto di energia (Net Energy Gain).
Il guadagno netto di energia è sempre stato un obiettivo difficile da raggiungere a causa delle temperature estreme a cui la fusione avviene, rendendo la reazione incredibilmente difficile da controllare.
Dopo decenni di tentativi, l'impressionante risultato è stato ottenuto al National Ignition Facility (reparto del LLNL). I ricercatori si sono serviti di 192 laser e di temperature enormemente più calde del centro del Sole per avviare una reazione di fusione estremamente breve. I laser sono stati concentrati su un piccolo cilindro metallico, creando così un ambiente di plasma surriscaldato in cui la fusione nucleare è avvenuta.
Secondo Granholm ed altri funzionari, l'incredibile risultato raggiunto nel tentativo di controllare i processi fisici che alimentano il Sole e le stelle, aprirà la strada per importanti progressi nel campo dell'energia pulita.
Nonostante questo, la produzione di elettricità per alimentare case e città potrebbe essere ancora lontana. Secondo il professor Riccardo Betti, dell'Università di Rochester, la svolta annunciata oggi è comparabile al momento in cui abbiamo imparato per la prima volta che l'accensione del gasolio produce un'esplosione.
"Ancora non abbiamo un motore e ci mancano le ruote," ha affermato Betti. "Non possiamo ancora dire di avere una macchina."
Il raggiungimento del guadagno netto di energia è da applicarsi esclusivamente alla reazione di fusione e non alla quantità totale di energia servita per alimentare i laser e l'intero progetto. Per rendere la fusione accessibile, gli scienziati dovranno incrementare il guadagno di energia e mantenerlo molto più a lungo; una sfida non da poco.
Fare in modo che la fusione nucleare diventi l'energia del futuro è senz'altro possibile, ma sarà necessario investire nella ricerca e continuare a supportarla.
FONTE: phys.org
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