La "Talpa" su Marte smette di scavare: ha finito per sempre la sua missione

Dopo essere atterrata nel 2018 su Marte, la sonda termica del lander InSight della NASA, o "talpa", aveva una missione: penetrare nel terreno del Pianeta Rosso. Tuttavia non è stato facile, poiché la "talpa" ha dovuto affrontare problemi di attrito. Anche quando entrava, la sonda riusciva immediatamente, trovandosi di fronte a non poche difficoltà.

A causa di queste difficoltà (così come vi abbiamo riportato nel corso degli anni) la NASA ha annunciato giovedì 14 gennaio che la talpa costruita dal Centro aerospaziale tedesco (DLR) abbandonerà la sua missione storica. La decisione arriva pochi giorni dopo che un comitato di revisione scientifico esterno ha approvato pubblicamente l'estensione della missione, ma ha chiesto all'agenzia di non dare priorità alla sonda.

L'ultimo tentativo di infiltrazione attraverso il terreno marziano è avvenuto il 9 gennaio. La sonda si è spostata di circa 2 o 3 cm sotto la superficie e il team ha utilizzato una paletta sul braccio robotico del lander per "raschiare il suolo sulla sonda e comprimerlo per fornire ulteriore attrito", secondo quanto affermato dalla NASA nello stesso annuncio.

InSight ha eseguito 500 colpi di martello per guidare la talpa, ma la sonda non si è completamente mossa dalla sua buca iniziale. La missione originariamente, infatti, prevedeva che InSight dispiegasse i sensori una volta che la talpa si trovava 3 metri sotto la superficie... inutile dire che sono stati scavati solo pochi centimetri dall'arrivo su Marte.

"Abbiamo dato tutto quello che abbiamo, ma Marte e la nostra eroica talpa rimangono incompatibili", ha detto nella dichiarazione della NASA Tilman Spohn, ricercatore principale dello strumento. "Fortunatamente, abbiamo imparato molto a beneficio delle future missioni che tenteranno di scavare nel sottosuolo".

Insomma, sicuramente le prossime missioni su Marte, in cui ci sarà bisogno di una talpa, andranno meglio. Speriamo.