Un team di scienziati potrebbe aver trovato una strada per "l'elisir di lunga vita"

Un team di scienziati potrebbe aver trovato una strada per 'l'elisir di lunga vita'
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In una ricerca pubblicata il 10 luglio sulla rivista Journal of Gerontology: Biological Sciences, un team di ricercatori mostra che un farmaco, chiamato mifepristone, è capace di estendere la vita a due specie molto diverse utilizzate negli studi di laboratorio. Questi risultati potrebbero essere applicati anche ad altre specie, in futuro.

In particolare, il farmaco aumenta la durata della vita ai moscerini della frutta femmine che si sono accoppiate. Durante l'accoppiamento, infatti, le creature di questa specie ricevono dal maschio una molecola chiamata "peptide sessuale". Ricerche precedenti hanno dimostrato che questa molecola causa infiammazione e riduce la salute e la durata della vita dei moscerini femmina.

Utilizzando il mifepristone (un farmaco utilizzato dai medici per porre fine alle gravidanze precoci, per curare il cancro e la Sindrome di Cushing), nei moscerini della frutta che si sono accoppiati, i ricercatori sono riusciti a bloccare gli effetti del peptide sessuale, riducendo l'infiammazione e mantenendo le femmine più sane, portando a una durata della vita più lunga rispetto a le loro controparti che non hanno ricevuto il farmaco.

Così i ricercatori hanno esaminato i geni, le molecole e i processi metabolici che sono cambiati dall'assunzione del farmaco. Hanno scoperto che una molecola chiamata "ormone giovanile" o "neotenina" svolge un ruolo centrale. Quest'ultimo, infatti, regola lo sviluppo di queste creature per tutta la vita, dalle uova alle larve agli adulti.

Il peptide sessuale sembra intensificare gli effetti dell'ormone giovanile, spostando il metabolismo dei moscerini da processi più sani a percorsi metabolici che richiedono più energia per il mantenimento. Senza contare che lo spostamento metabolico favorisce un'infiammazione dannosa e sembra rendere le creature più sensibili alle molecole tossiche prodotte dai batteri nel loro microbioma. Queste stesse vie metaboliche sono conservate nell'uomo e sono associate alla salute e alla longevità.

La seconda specie esaminata, invece, è il Caenorhabditis elegans, un verme nematode utilizzato come organismo modello per lo studio della biologia dello sviluppo e dell'apoptosi. I ricercatori hanno scoperto che il farmaco ha avuto lo stesso effetto di prolungamento della vita sul verme dopo che si è accoppiato.

Moscerini della frutta e Caenorhabditis elegans si trovano su rami relativamente distanti dell'albero evolutivo. Secondo gli autori dello studio, risultati simili in specie così diverse suggeriscono che altri organismi, inclusi gli esseri umani, possano riscontrare dei benefici comparabili. "In termini di evoluzione, il moscerino della frutta e il Caenorhabditis elegans sono ugualmente distanti tra loro quanto uno è distante dagli umani", afferma John Tower, professore di scienze biologiche. Ciò significa che il mifepristone agisce su un meccanismo importante per molte specie.

Tuttavia, è necessaria una comprensione più chiara della complessità delle azioni del farmaco prima di trarre conclusioni definitive. Servono, quindi, molti altri test di laboratorio. Vedremo in futuro come si evolverà la situazione. Gli esperti cercano da tempo immemore un metodo per allungare la vita umana.