Telecamere nei mattatoi: la Spagna pone fine alle sofferenze degli animali

Negli ultimi giorni, il ministero del consumo iberico ha approvato un decreto legge che si spera, possa migliorare la situazione nei mattatoi. Vediamo di cosa si tratta.

Lev Tolstoj nell’Ottocento affermava: "Se i macelli avessero pareti di vetro saremmo tutti vegetariani" e infatti, se anche solo venissimo a conoscenza di tutto ciò che avviene in queste strutture, l'approccio verso questo alimento sarebbe sicuramente differente.

A distanza di secoli, l'uccisione del tricheco Freya, altro non fa che supportare le parole di Tolstoj che risultano dunque terribilmente attuali, palesando come l'approccio dell'uomo verso gli animali, sia decisamente discutibile.

La realtà di quasi ogni mattatoio, è rappresentata da suini e bovini trascinati dalle zampe perché incapaci di muoversi dopo aver vissuto in una gabbia poco più grande di loro o ancora ovini presi a calci. Gli animali, torturati senza alcun minimo riguardo, vengono considerati solo fonte di profitto. Ecco però una luce di speranza. Attraverso la pubblicazione del decreto Boletín Oficial del Estado infatti, la situazione potrebbe finalmente "migliorare".

Verranno installate delle telecamere nei punti di scarico degli animali, nei corridoi di guida e nelle aree nelle quali hanno solitamente luogo attività di stordimento degli animali fino poi alla loro morte. Si tratta di una norma innovativa che sicuramente pone al vertice in Europa, nel benessere degli animali, la Spagna che ha riconosciuto gli animali come essere senzienti.

L'obiettivo è quello di ridurre al minimo la sofferenza degli animali nonostante si tratti sempre di una vera a propria tortura agonizzante. I mattatoi di tutto il paese avranno un anno di tempo per adeguarsi alla nuova legislazione. Non ci resta che sperare che tale decreto venga esteso nel resto del mondo al fine di rendere quanto più rapidi e dignitosi possibili, gli ultimi istanti di vita degli animali stessi.