Telegram: bloccati migliaia di canali collegati all'ISIS ogni mese

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Telegram, sin dai giorni successivi agli attentati al Bataclan, è stato indicato come uno dei servizi più usati dai terroristi legati allo Stato Islamico, complice anche la sicurezza e crittografia offerta dal servizio di messaggistica istantanea russo.

Tuttavia, da allora i gestori hanno messo in campo tutte le loro forze per chiudere i canali legati al Califfato.

L’ultimo caso che ha riportato Telegram alla ribalta è avvenuto venerdì scorso in Indonesia, dove il Ministero delle Comunicazioni ha bloccato la versione web di Telegram ed ha minacciato di fare lo stesso con l'applicazione, dal momento che alcune indagini condotte hanno dimostrato che il servizio è utilizzato dai terroristi presenti nel paese per diffondere il radicalismo islamico e organizzare attacchi.

Pavel Durov, il capo e fondatore di Telegram, si è detto sconvolto dalla decisione, ed ha annunciato che il proprio staff ogni mese blocca ed elimina migliaia di canali collegati all’ISIS: “Telegram punta molto sulla privacy e la crittografia, ma non siamo amici dei terroristi. Ogni mese blocchiamo migliaia di canali Telegram collegati all’ISIS”.