Il telescopio James Webb può rilevare le firme di vita su altri mondi

Il telescopio James Webb può rilevare le firme di vita su altri mondi
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Molto probabilmente la Terra non è l'unico pianeta abitabile, ma poiché non abbiamo prove di ciò la nostra ricerca dell'esistenza di altre forme di vita continua giorno dopo giorno e senza sosta. Grazie al nuovo arrivato nello spazio, il telescopio spaziale James Webb, sarà possibile cercare i mondi idonei all'esistenza.

Potrebbero esserci - in teoria - 300 milioni di pianeti potenzialmente abitabili nella Via Lattea, ma non abbiamo molti modi per rivelarli. Adesso gli esperti potranno identificare quella che chiamano "biofirma": quando la luce rimbalza sulla superficie di un materiale o passa attraverso un gas, è più probabile che alcune sue lunghezze d'onda rimangano intrappolate nel gas o nella superficie del materiale rispetto ad altre.

Questo metodo, infine, può essere utilizzato per riconoscere la presenza di alcuni gas atmosferici associati alla vita, come l'ossigeno o il metano. Ovviamente ci vuole un telescopio incredibilmente potente per rilevare questi sottili cambiamenti nella luce proveniente da un esopianeta potenzialmente abitabile... ed è qui che entra in gioco il James Webb.

L'osservatorio ha analizzato, ad esempio, l'esopianeta gigante gassoso WASP-96b. Il suo spettro ha mostrato la presenza di acqua e nuvole, ma è improbabile che un pianeta così grande e caldo ospiti vita. Nei prossimi mesi, Webb punterà i suoi specchi verso TRAPPIST-1e, un pianeta delle dimensioni della Terra potenzialmente abitabile a soli 39 anni luce dalla Terra.

Tuttavia, lo strumento non è stato progettato per cercare la vita, quindi è in grado solo di esaminare alcuni dei mondi potenzialmente abitabili più vicini. Nel frattempo, ecco qui una nuova immagine di Giove scattata dal James Webb.