Telescopio spaziale CHEOPS ha appena "aperto gli occhi". Prime immagini in poche settimane

Telescopio spaziale CHEOPS ha appena 'aperto gli occhi'. Prime immagini in poche settimane
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CHEOPS (CHaracterising ExOPlanets Satellite) è un telescopio spaziale per lo studio di pianeti extrasolari, tramite il metodo del transito. Il veicolo spaziale è stato lanciato il 18 dicembre 2019. In una o due settimane potremmo, finalmente, ottenere le prime immagini dallo strumento.

Quest'ultimo non cercherà nuovi pianeti, ma osserverà più da vicino le stelle con esopianeti conosciuti così da determinare le dimensioni di quei mondi con una maggiore accuratezza e precisione. Ciò porterà a misurazioni migliori della loro massa, densità e composizione. "Poco dopo il lancio, il 18 dicembre 2019, abbiamo testato la comunicazione con il satellite. Quindi, l'8 gennaio 2020, abbiamo iniziato la messa in servizio, ovvero abbiamo avviato il computer, eseguito i test e avviato tutti i componenti", spiega Willy Benz, professore di astrofisica all'Università di Berna e direttore principale della missione CHEOPS.

Nei prossimi due mesi, molte stelle con e senza pianeti saranno prese di mira al fine di esaminare l'accuratezza della misurazione dello strumento in condizioni diverse. Successivamente, CHEOPS prenderà di mira gli astri che ospitano dalle super-Terre a mondi simili a Nettuno. La missione durerà 3.5 anni.

Lo strumento è formato da tipo di telescopio molto semplice chiamato "Ritchey-Chretien", con un'apertura di 32 centimetri e che viene raffreddato passivamente ad una temperatura di -40 °C. Il veicolo spaziale, inoltre, è alimentato da pannelli solari che fungono anche da scudo solare. L'80% del tempo di osservazione di CHEOPS sarà dedicato al programma Guaranteed Time Observing (GTO) alla ricerca di esopianeti noti. "Mirando a sistemi noti, sappiamo esattamente dove guardare nel cielo e quando, al fine di catturare i transiti di esopianeti in modo molto efficiente", afferma infine Benz.