Il telescopio spaziale Hubble ci mostra una "medusa cosmica" a 130 milioni di anni luce

Il telescopio spaziale Hubble ci mostra una 'medusa cosmica' a 130 milioni di anni luce
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L'universo è senza dubbio un grande artista. A dimostrazione di ciò, nell'immensità del cosmo è possibile ammirare dei veri e propri quadri dalla bellezza unica, creati "semplicemente" con incalcolabili quantità di luce, gas e polvere.

Tutti i grandi quadri che si rispettano hanno nomi che descrivono efficacemente il soggetto o le sensazioni che trasmettono. L'ultimo "quadro cosmico" immortalato dal leggendario telescopio spaziale Hubble non lascia certo molto spazio all'immaginazione, con un nome semplice ma efficace: la "Fusione di Medusa".

Così come potrete ammirare in calce all'articolo, il soggetto della foto (o del quadro) si chiama NGC 4194. Non si tratta di una singola galassia, ma due insieme. La prima, più grande, tantissimo tempo fa iniziò a divorare gradualmente l'altra, gettando nello spazio immense quantità di stelle e polvere.

I flussi circostanti di questa fusione galattica ricordano vagamente i serpenti contorti della testa di Medusa, una delle tre Gorgoni; mostri della mitologia greca che avevano il potere di pietrificare chiunque avesse incrociato il loro sguardo.

La zona più centrale di NGC 4194 è chiamata (non per niente) "l'occhio di Medusa", a causa della luminosità conferita dall'alto numero di stelle che si stanno formando al suo interno, risaltando brillantemente nell'oscurità del cosmo.

La fusione di Medusa è "esposta" a circa 130 milioni di anni luce di distanza dalla Terra, nella costellazione dell'Orsa Maggiore.

Il telescopio spaziale Hubble ci mostra una 'medusa cosmica' a 130 milioni di anni luce