Il telescopio spaziale James Webb potrebbe fallire in ben 344 modi, secondo la NASA
Il telescopio spaziale James Webb (JWST) è ormai sempre più vicino al fatidico giorno del lancio. Ci sono voluti oltre dieci anni di sviluppo per portarlo a compimento ma nonostante questo la NASA ha affermato che l'osservatorio ha circa 344 punti sensibili che possono portare ad errori critici.
Nonostante il lunghissimo periodo di sviluppo, intervallato da problemi e rinvii (compresa una pandemia), il JWST è pronto per il suo fatidico volo nello spazio, e proprio di recente il telescopio è arrivato alla base di lancio di Kourou. Gli ingegneri e gli scienziati NASA però, invece di poter tirare un respiro di sollievo, ora sono più concentrati che mai, dal momento che si avvicinano i momenti più difficili per la missione.
Il James Webb è uno dei telescopi più potenti mai costruiti a memoria d'uomo, e le sue competenze saranno essenziali per raggiungere nuove scoperte in campo cosmologico. Di recente la NASA ha fatto sapere che il JWST avrà un ruolo chiave nella caccia a Sagittarius A, il buco nero della nostra galassia.
Quando arriverà il momento del "viaggio spaziale", circa 28 minuti dopo il decollo, Webb si staccherà dal suo vettore di lancio e inizierà quella che l'agenzia spaziale statunitense ha definito come "la sequenza di dispiegamento più complessa mai tentata in una singola missione spaziale". Tale dispiegamento infatti prevede una complessa serie di manovre, nonché l'apertura ed estensione dello scudo solare del Telescopio.
Proprio in queste manovre, moltissime cose potrebbero andare storte. L'ingegnere Mike Menzel, che si occupa dei sistemi di Missione del telescopio spaziale Webb, ha affermato che ci sono circa 344 elementi che possono fare la differenza tra il successo e il fallimento.
Vengono chiamati "single point-of-failure" (SPOF): si tratta di punti nevralgici importantissimi, sia che si parli di software o di hardware e che, se alterati, possono compromettere l'intero sistema di cui fanno parte.
"In generale si tenta sempre di evitare la presenza di SPOF", ha riferito Menzel durante un briefing NASA. "La delicatezza e la complessità del sistema di rilascio, però, non hanno permesso una perfetta ridondanza dell'intero sistema". Gli ingegneri hanno ridotto quanto più possibile i meccanismi di rilascio del JWST, ma non così tanto da escludere ogni possibile tipo di apprensione.
Cosa accadrà? Lo scopriremo solo il 18 dicembre 2021, giorno del lancio del telescopio, ma ci auguriamo che tutto vada per il meglio e che il JWST possa compiere indisturbato la sua corsa nello Spazio. Sapevate che riguardo a questa missione c'è stata una forte polemica sulla scelta del nome?
FONTE: Space.com
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