La Terra riceve un segnale alieno da Marte... ma è una simulazione del SETI

La Terra riceve un segnale alieno da Marte... ma è una simulazione del SETI
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Il SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence) Institute sta setacciando il cosmo alla ricerca di un segnale alieno per risolvere, un giorno, il famoso paradosso di Fermi. Così un team ha creato un segnale alieno simulato da trasmettere alla Terra da un veicolo in orbita attorno a Marte... per capire se possiamo decodificarlo.

Perché gli alieni non ci hanno ancora contattato? Questa domanda strugge gli addetti ai lavori che non riescono a dare una risposta. Nel frattempo sono stati inviati molti messaggi nello spazio (persino il Vaticano), nonostante alcuni illustri scienziati abbiano detto di non farlo.

Il nuovo progetto del SETI, soprannominato A Sign in Space, sfiderà gli scienziati e gli esperti di tutto il mondo per trovare nuovi modi per dare un senso a questi segnali, che magari attualmente non capiamo o non riusciamo a decifrare, dandoci potenzialmente un vantaggio nel caso in cui gli alieni dovessero provare a mettersi davvero in contatto con noi.

"A Sign in Space offre l'opportunità senza precedenti di provare in modo tangibile e prepararsi a questo scenario attraverso la collaborazione globale, promuovendo una ricerca aperta di significato in tutte le culture e discipline", spiega Daniela de Paulis, l'artista dietro il progetto. Sarà l'ExoMars Trace Gas Orbiter (TGO) dell'Agenzia spaziale europea a inviare il messaggio in codice, ma saranno gli scienziati a cercare di risolverlo.

Il progetto ha il proprio server Discord e ci saranno anche una serie di discussioni basate su Zoom che consentiranno a scienziati e membri del pubblico di tutto il mondo (sì, anche tu che stai leggendo) di intervenire direttamente sulla questione. "Questo esperimento è un'opportunità [...] per lavorare insieme e per ricevere, elaborare, analizzare e comprendere il significato di un potenziale segnale extraterrestre", ha affermato infine lo scienziato del progetto Wael Farah.