Un terremoto di magnitudo 7.6 ha innescato uno "tsunami del deserto"

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Il 19 settembre di quest'anno c'è stato un terremoto di magnitudo 7.6 che ha scosso la costa pacifica del Messico alle 11:05. L'influenza di questo evento è stata notata da un ricercatore del Death Valley National Park in California che si trovava a ben 2.400 chilometri di distanza dall'epicentro.

L'esperto stava infatti studiando una famosa caverna calcarea conosciuta come Devils Hole che, improvvisamente, ha iniziato a ribollire e vorticare. "Non credo di essere mai stato qui quando c'è stato un terremoto così grande", si può udire nel video che troverete qui sopra ed è stato registrato proprio da Chaudoin.

Quando un terremoto agita un lago o uno specchio d'acqua parzialmente chiuso in gergo tecnico questo fenomeno si chiama "seiche". Quando invece si verifica in un ambiente arido come il Death Valley National Park, è colloquialmente noto come "tsunami del deserto". Le onde generate - nonostante non possano essere minimamente comparate con quelle oceaniche - sono molto più grandi di quelle che si vedono di solito in questa caverna.

Le onde innescate da terremoti hanno raggiunto solitamente un'altezza di 2 metri e, in questi eventi estremi, l'acqua può interferire per la rara popolazione di Cyprinodon diabolis che si trova all'interno di questa cavità, che da oltre 10.000 anni si nutre delle alghe e depone le uova qui dentro. Fortunatamente, nessuna creatura è stata danneggiata dopo il terremoto in Messico, ma non è chiaro quante alghe e uova di C. diabolis siano andate distrutte.

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