La Thales Alenia Space si unisce nella lotta contro gli asteroidi pericolosi
La missione HERA, dell’Agenzia Spaziale Europea, fa parte di un progetto internazionale più a largo spettro per la difesa planetaria da possibili minacce spaziali, quali gli asteroidi. La parte elettrica e di comunicazione della missione è stata affidata alla joint venture italo-francese Thales Alenia Space.
Il programma di difesa contro possibili asteroidi pericolosi prende il nome di AIDA (Asteroid Impact & Deflection Assessment), di cui HERA fa parte e ne rappresenta la parte europea: lo scopro finale sarà quello di dimostrare che è possibile deviare un asteroide dalla sua rotta di collisione inaugurando così la prima missione di un progetto di difesa planetaria dell’umanità. Sembra dunque che le agenzie spaziali non abbiano più dubbi se sia meglio distruggere o deviare un asteroide.
AIDA consta di due parti fondamentali: la missione DART (Double Asteroid Redirection Test) della NASA, un dispositivo cinetico progettato per deviare l’orbita del più piccolo dei due asteroidi Didymos (uno dei prototipi di asteroidi possibilmente dannosi), e il veicolo spaziale di controllo HERA dell’ESA, che effettuerà un rendez-vous con l’asteroide obiettivo circa 4 anni dopo l’impatto di DART.
Nella missione europea, copre un ruolo fondamentale la Thales Alenia Space che fornirà il sistema di comunicazione e altri strumenti chiave al veicolo spaziale (come le celle solari e il sistema propulsivo). I sistemi forniti dalla compagnia italo-francese saranno essenziali, permettendo di controllare e tracciare il veicolo fino a una distanza di 500 milioni di chilometri, e di rinviare tutte le informazioni raccolte da HERA sulla Terra ed effettuare radio scienza.
Eduardo Bellido, CEO di Thales Alenia Space in Spagna, ha dichiarato: "È emozionante far parte di questo esperimento storico per l’umanità. La nostra tecnologia fornirà dati essenziali agli scienziati per stabilire una strategia di difesa del pianeta basata sulla deviazione degli asteroidi, per evitare la minaccia di impatto sulla Terra. L’atterraggio su Titano, la mappatura dell’Universo con Herschel e Planck, cacciare una cometa con la sonda Rosetta e ora evitare che la Terra venga colpita dagli asteroidi: tutte sfide notevoli e inimmaginabili che la nostra società è orgogliosa di affrontare".
Di recente abbiamo assistito ad un passaggio incredibilmente ravvicinato di un oggetto pericoloso. La missione HERA dovrebbe partire nell’anno 2024, e sarà il primo veicolo ad esplorare un sistema di asteroidi binari come Didymos e Dimorphos; quest’ultimo inoltre, potrebbe diventare il più piccolo asteroide mai visitato da una sonda, possedendo un diametro medio di soli 160 metri.
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