Tiangong-1 a contatto con l'atmosfera terrestre, non tutti i detriti potrebbero bruciare

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Il rischio c'è, ma è molto basso e quasi nullo; la stazione spaziale Tiangong-1 è ormai in caduta libera ed entrerà presto a contatto con l'atmosfera terrestre, e non tutti i suoi detriti potrebbero dissolversi col calore.

Lo scorso gennaio gli scienziati hanno confermato che la prima stazione spaziale cinese, chiamata Tiangong-1, avrebbe raggiunto la fine del suo ciclo vitale nel periodo di marzo. Dopo averlo lanciato nel lontano 2011, ora la Cina ne ha perso il controllo da circa due anni, e c'è il rischio che non tutti i detriti brucino nella fase di discesa verso la Terra.


Questo processo è piuttosto comunque per tutti i detriti spaziali, ma le dimensioni della stazione spaziale cinese danno qualche motivo di preoccupazione in più. Tiangong-1 è infatti piuttosto imponente, ed il rischio che qualche detrito vada a schiantarsi sul suolo terreste è più che concreto.
Grazie alle moderne tecnologie di monitoraggio, gli scienziati dell'European Space Agency sono ora in grado di darci una finestra temporale leggermente più circoscritta, nella quale è probabile che avverrà il presunto impatto: dal 29 marzo al 9 aprile, e le zone interessate sarebbero quelle occupate dai territori di Francia, Spagna, Portogallo e Grecia.


Bisogna tenere a mente però che queste stime non sono del tutto precise, e ci sono in gioco centinaia di variabili che potrebbero dare un esito assolutamente inaspettato a questa vicenda; con un certo grado di sicurezza però l'European Space Agency afferma che tutte le zone al di fuori di quelle già menzionate possono essere considerate fuori pericolo. Ad ogni modo i rischi sono talmente bassi da quasi non essere presi in considerazione.

Tiangong-1 a contatto con l'atmosfera terrestre, non tutti i detriti potrebbero bruciare