TikTok, Francia apre un'indagine nei confronti del social cinese

TikTok, Francia apre un'indagine nei confronti del social cinese
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A luglio l’Australia ha avviato delle indagini formali nei confronti di TikTok per fare luce sui presunti collegamenti del social cinese con la Cina, seguendo i consigli degli USA. Ora invece è la Francia, in particolare la Commission nationale de l'informatique et des libertés (CNIL) ad averne avviate altre, ma senza rendere note le motivazioni.

Essendo che il CNIL si occupa del trattamento dei dati personali e della protezione della privacy del cittadino francese, molto probabilmente si tratterà dell’ennesima indagine per comprendere l’efficacia delle misure prese da TikTok. L’unico elemento della vicenda reso noto da un portavoce della commissione è che l’indagine è stata avviata in seguito a una segnalazione ricevuta a maggio. TikTok non avrebbe ancora rilasciato alcun commento al riguardo.

Anche l’Unione Europea però potrebbe avviare un'inchiesta ufficiale, specialmente dopo che a giugno il direttore della protezione dei dati dell’Unione ha promesso di coordinare eventuali indagini contro il social di proprietà di ByteDance. A costituire altri precedenti sono stati la Commissione olandese per la protezione dei dati, la quale sta indagando sulle politiche di TikTok per la protezione dei dati dei bambini; e anche l’Information Commissioner's Office (ICO) britannico.

Considerata anche la pressione costante degli Stati Uniti, soprattutto ora che Microsoft starebbe cercando di acquisire le operazioni statunitensi di TikTok, l’Unione Europea potrebbe agire con severità contro il social cinese, anche esercitando il diritto di imporre una multa pari al 4% delle vendite annuali globali nel caso in cui TikTok violi le normative più importanti del GDPR.

Nel mentre, ByteDance avrebbe dichiarato di essere pronta a citare in giudizio l'amministrazione Trump sul ban negli Stati Uniti di TikTok.