TikTok? Censura i video che non piacciono al partito comunista cinese

TikTok? Censura i video che non piacciono al partito comunista cinese
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Una inchiesta rivela come TikTok rimuova sistematicamente ogni contenuto che possa mettere in cattiva luce la Cina e il Partito comunista cinese. Da Tienanmen ai video contro il Presidente Xi Jinping: TikTok non tollera che si parli o si faccia ironia su ciò che potrebbe mettere in imbarazzo la Cina.

Un problema non di secondo piano, contando che TikTok non è una delle tante app made in China e mai uscita dalla macro-bolla asiatica, ma è l'app più scaricata a livello globale. A maggio di quest'anno TikTok ha festeggiato il suo quinto quadrimestre di fila come app più scaricata su iOS. . Oggi i teenager di tutto il mondo stanno regalando il loro tempo ad una app che, per qualche ragione non poi così occulta, reprime la libertà di parola dei suoi utenti, e sembra essere estremamente obbediente al Governo della Cina.

Non si tratta di una speculazione, non più. Se fino ad oggi avevamo un solido sospetto, oggi abbiamo una granitica certezza. Un documento interno alla compagnia ottenuto e pubblicato dal The Guardian mostra come i moderatori vengano esplicitamente istruiti sul come e quali contenuti censurare.

Piazza Tienanmen, il movimento indipendentista del Tiban, la minoranza religiosa Falun Gong: questi sono tre dei topic categoricamente vietati. Ogni contenuto che menzioni queste tre cose deve venire nuclearizzato.

Della possibilità che TikTok applichi attivamente politiche di censura si parla da mesi, specie dopo la nascita del movimento di protesta ad Hon Kong. Cercando l'hashtag hongkong durante il periodo di punta delle manifestazioni si ottenevano solamente selfie felici di turisti e video demenziali. Quantomeno bizzarro. Ma ora sappiamo perché.

L'azienda che possiede TikTok si è difesa con un comunicato sostenendo che le linee guida pubblicate dal Guardian sarebbero datate, e non rispecchiano più le strategie di supervisione dei contenuti del portale. "Oggi il nostro approccio varia da regione a regione", ha spiegato l'azienda dietro la ultra-popolare app.