TikTok lancia la sfida alla concorrenza rivelando a tutti i suoi algoritmi

TikTok lancia la sfida alla concorrenza rivelando a tutti i suoi algoritmi
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TikTok è sempre più nel mirino degli USA, vicini al ban del social cinese per motivi di sicurezza. ByteDance però sta cercando ogni soluzione possibile per fare rimanere TikTok nel mercato americano, per esempio facendola diventare una compagnia statunitense. L’ultima idea che intendono attuare è rendere pubblici gli algoritmi dell’applicazione.

Il CEO di TikTok Kevin Meyer ha annunciato con un post nella newsroom di TikTok che permetteranno agli esperti di “osservare i nostri algoritmi e la moderazione di contenuti in tempo reale”, lanciando allo stesso tempo una sfida ai social rivali.

Citando direttamente Meyer, “Crediamo che l’intera industria debba garantire standard elevati. Per questo riteniamo che tutte le compagnie debbano rendere pubblici alle autorità i propri algoritmi, le politiche di moderazione e i flussi di dati. Non aspetteremo alcuna regolamentazione. TikTok ha fatto il primo passo dando vita a un Centro di Trasparenza e Responsabilità per la moderazione e le pratiche sui dati.”

Una dichiarazione molto pesante, se si considera che nella stessa giornata di oggi, 29 luglio 2020, i colossi della tecnologia Google, Facebook, Apple e Amazon sono stati chiamati a difendersi di fronte all’antitrust americano. In questo modo TikTok vuole far sì che la pressione si sposti da loro alla concorrenza statunitense, cercando di conservare il suo spazio nel paese.

Di recente però non sono stati solo gli USA a prendere di mira TikTok: mentre in India è stata bannata, in Australia sono state avviate delle indagini per fare luce sui presunti collegamenti con il governo cinese.